domenica 15 novembre 2009

Il Museo delle arti primarie di Savona, intervista a Giuliano Arnaldi


Giuliano Arnaldi

Giuliano Arnaldi

Il Museo delle arti primarie

Perchè un museo delle arti primarie?
 
Esistono moltissimi musei di arte contemporanea, molti musei archeologici, qualche museo etnologico, pochissimi musei di arti primitive, questi ultimi nei Paesi ex colonialisti (Francia, Belgio, eccetera) e negli Stati Uniti, ma (con la lodevole eccezione del Quay Branly di Parigi) non esiste ancora nessun museo di arte primaria, dedicato cioè alle arti tribali extraeuropee. Siamo da sempre tra coloro che ritengono che le culture cosiddette "primitive" siano in realtà complesse, articolate e ricche di valore esattamente come le nostre e che il termine "primitivo" sia quindi riduttivo, se non offensivo. Il MAP è prima di tutto una dichiarazione di curiosità, di rispetto e di passione verso le diversità
 
In concreto ciò cosa significa?
 
Pensiamo al MAP come ad una rete di presidi attivi, di fabbriche di idee e di emozioni costruite attorno a nuclei di opere di grande interesse storico e di suggestione emozionale, veri e propri testimoni di una bellezza fuori dal tempo.
 
Tutto molto affascinante, anche se non troppo in sintonia con l'andazzo corrente nel mondo dell'arte...
 
Non bisognerebbe mai dimenticare che la bellezza è "sovversiva", nel senso che sovverte i cuori e libera energie: chiunque sia innamorato conosce questa condizione. Camus diceva che la "bellezza senza dubbio non fa le rivoluzioni, ma viene il giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza" e la rivoluzione del cuore è in fondo la conseguenza reale del contatto con l'arte.
 
Accennavi a una "rete", puoi precisare meglio il concetto?
 
L'idea è quella di obbligare il visitatore a compiere un viaggio, a misurarsi con il contesto nel quale l'opera è collocata, a disporre del proprio tempo con ritmi diversi. Il principio di fondo è quello di superare l'idea di arte per tutti e di pensare all'arte per ciascuno. Da un'idea del genere l'opera d'arte esce rafforzata, diventa origine per dialoghi con opere di altri luoghi e di altri tempi, stimolo per il lavoro dei giovani artisti, strumento di ri-scoperta di opere seppellite a volte sotto la crosta noiosa del museo tradizionale che espone, magari celebra, ma difficilmente propone.
 
Perchè a Savona?
 
La sede permanente del MAP è a "Saona" (ovvero quel lembo di Liguria che inizia ad Alba Docilia e finisce ad Alba Ingauna) intanto perchè è quantomeno curioso che sia stato un savonese (il Papa Giulio II) a dare inizio all'arte come celebrazione dell' "involucro uomo", e che sempre a Saona cinquecento anni dopo uomini diversi provenienti dai posti più lontani (Fontana, Lam, Jorn, ecc.) abbiano creato nuovi impulsi che tornano a misurarsi con il Mistero.
 
E per incominciare...?

Abbiamo iniziato con due presidi: il "Mercato delle Idee" a Savona (al piano superiore del civico mercato di Corso Mazzini) e "Terre d'asilo" ad Albisola Superiore (nei locali dell'ex asilo antistante la chiesa parrocchiale di S. Nicolò). Ogni presidio si fonda su un aspetto dei linguaggi dell'arte e le opere ospitate sono scelte in base alla "vocazione" del sito. Ad Albisola, ad esempio, il presidio ospiterà in modo permanente terrecotte antiche provenienti da diversi continenti e mostre temporanee legate al tema della materia.

E Savona?
Lo spazio di Savona ospita una biblioteca dedicata all'Arte Moderna e alle Arti Primarie comprendente il Fondo Stelio Rescio. E' presente inoltre un centro multimediale per la promozione e la produzione di videoarte e fotografia, nonchè la sede della web tv di TRIBALEGLOBALE.
Un progetto affascinante e ambizioso. Auguri!

(Intervista raccolta da Giorgio Amico)