Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa canzone del nostro amico Pino Bertelli, perchè davvero "siamo stati belli e nessuno dopo è stato bello così".
Pino Bertelli
Lettera a Fabrizio de Andrè
Lettera per un sognatore
di vascelli, di corsari e di macaia
che ha cantato la diversità dolce
e i ladri e le puttane di porto
lettera a chi ha dato dignità
ai diversi, agli esuli, ai pazzi
alle regine degli stracci
agli angeli estremi di ogni terra
lettera per la felicità "canaglia"
morta di Maggio oppure mai
di come siamo stati belli
e nessuno dopo è stato bello così
lettera per gli amanti
lasciata sulla strada di bocche di rosa
che fa piangere, ridere e ritorna
con le alghe in riva al mare, in riva a te
lettera a chi ha regalato la voce
a chi non l'ha mai avuta
a una libertà disobbediente
che coincide con la parola amore
lettera sulla solitudine dei libri buoni
della malinconia del bianco & nero
sull'infelicità di chi "si chiama fuori"
sull'intelligenza solitaria dei poeti
lettera che vola in ogni-dove
e riordina i canti delle stelle
e i pianti leggeri di infanzie amorose
rubati ai giardinieri di anime in fiore
lettera per te, cantore di bellezza
che hai gridato con l'utopia nel cuore
che gli uomini sono tutti uguali
perchè ciascuno nasce con gli stessi diritti
lettera per te, cantore di bellezza
che hai gridato con l'utopia nel cuore
che gli uomini sono tutti uguali
perchè ciascuno è re e nessuno è servo
lettera per te, cantore di angeli ribelli
legati a una stella, la più lontana
e vai alla deriva dei tuoi sogni
verrà l'amore e avrà i tuoi occhi...
lettera per Fabrizio De Andrè
(Parole di Pino Bertelli/musica di Massimo Panicucci)
Pino Bertelli è una delle figure centrali del neosituazionismo italiano. Attivo da anni nella critica cinematografica indipendente, è sicuramente il più originale dei fotografi di strada operanti in Italia. Tra le sue molte pubblicazioni ricordiamo: Cinema dell'eresia, Dell'utopia situazionista, Contro la fotografia