giovedì 16 febbraio 2012

Quali interessi dietro il carbone a Savona?



L’Italia risulta avere una capacità produttiva di energia quasi doppia rispetto alla massima richiesta.

Con la metanizzazione, soluzione meno invasiva, i posti di lavoro sarebbero comunque tutelati.
18 Comuni della Provincia hanno tutti deliberato contro l’ampliamento della centrale di Vado Ligure, una centrale sprovvista della obbligatoria Autorizzazione Integrata Ambientale, che continua da 40 anni a bruciare migliaia di tonnellate di carbone al giorno senza un controllo pubblico sulle emissioni delle ciminiere.

L’Ordine dei Medici parla di “minaccia reale e consistente alla salute ed alla vita dei cittadini” e la ormai enorme letteratura scientifica internazionale quantifica i danni alla salute delle polveri ultrafini derivanti dalla combustione del carbone, anche con filtri di nuova generazione.

I GUADAGNI ANDRANNO ALLE GRANDI LOBBY MENTRE AI CITTADINI SAVONESI RESTERANNO LE MORTI PREMATURE E I COSTI SANITARI.

NO AL CARBONE
SI ALLA METANIZZAZIONE