domenica 22 aprile 2012

"Forse non è arte, ma certo è puro cotone": la pittura industriale di Pinot Gallizio



"Non garantiamo che sia arte, ma certo si tratta di puro cotone", così Pinot Gallizio presentava la sua pittura industriale, tentativo utopico, che resta grandissimo nonostante ne fosse fin da subito evidente il fallimento, di depurare l'opera d'arte da ogni valore di scambio rendendola esclusivamente valore d'uso, cioè puro godimento e libero gioco. Oggi una mostra ad Alba ricorda quel tentativo.

Pinot Gallizio ad Alba

Riscuote un grande successo la mostra "Senza Titolo" di Pinot Gallizio, a cura di Liliana Dematteis e dell'Archivio Gallizio, nella chiesa di San Domenico ad Alba. Un'occasione unica per vedere esposto per la prima volta nella sua interezza il rotolo di pittura industriale lungo 74 metri realizzato nel 1958. La mostra dedicata alla pittura industriale è stata inaugurata con un grande successo e alla presenza di oltre 400 persone sabato 31 marzo e resterà aperta fino al 10 giugno nella splendida chiesa medievale di San Domenico, nel centro storico di Alba. Oltre 2700 persone hanno visitato l'installazione in San Domenico e nel vicino Teatro Sociale nei soli primi 10 giorni con picchi raggiunti soprattutto nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, con una media di circa 600 visitatori giornalieri.


Si possono ammirare i lavori di Gallizio non soltanto nella Chiesa di San Domenico, ma anche negli spazi del vicino Teatro Sociale G.Busca nel quale, fino al 13 maggio, sono esposti gli esiti di un fruttuoso incontro tra l'arte di Pinot Gallizio e la moda che, nel corso del workshop "Elena Mirò Art & Fashion" ha dato vita a dodici abiti inediti e originali che traggono ispirazione dal segno dell'artista. Nei locali del Teatro Sociale si possono inoltre ammirare i due dipinti intitolati Le fabbriche del vento che furono esposti nella sala personale dedicata a Gallizio alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964, pochi mesi dopo la sua improvvisa morte.



Una mostra "diffusa" che rende omaggio al grande artista albese ripercorrendo le molteplici sfaccettature della sua ricerca artistica anche grazie al sostegno del Gruppo Miroglio, leader italiano nel settore tessile e abbigliamento i cui tessuti Gallizio utilizzò più di cinquanta anni fa per alcuni suoi importanti lavori.



Le prossime inaugurazioni saranno il 12 maggio quando nei locali al secondo piano del Centro Studi Beppe Fenoglio, sarà aperto lo Spazio Gallizio, nel quale viene presentata l'installazione L'Anticamera della morte, donata dall'Archivio Gallizio alla città di Alba, insieme a immagini e materiali di documentazione che raccontano la vita e il lavoro dell'artista nella cornice di quella che fu la biblioteca di casa Gallizio. Lo stesso giorno, in occasione della Notte Bianca delle Librerie, nella chiesa di San Domenico sarà la volta della lettura del "Manifesto della pittura industriale" di Gallizio, letto da Luca Occelli accompagnato dai frammenti sonori di Walter Olmo del 1956/58. Nello Spazio Gallizio, inoltre, in collaborazione con la Fondazione Ferrero, sarà proiettato il film "Dérive Gallizio" ed Edoardo Borra parlerà dell'uomo e della città.



Infine, sabato 19 maggio, nella chiesa di San Domenico, si affiancheranno al grande rotolo di pittura industriale di Gallizio opere di Anna Scalfi e di Cesare Pietroiusti che, secondo nuove e differenti prospettive riflettono sui concetti di valore, produzione, unicità e serialità che furono anche alla base della pittura industriale. L'evento, nel quale saranno allestiti il Grande disegno di Anna Scalfi, una pezza di pashmina di 30 metri, e centinaia di disegni su carta realizzati per l'occasione da Cesare Pietroiusti, è a cura di Francesca Comisso e dell'Archivio Gallizio di Torino.



Un'occasione irripetibile non solo per avvicinarsi alla produzione di un grande ed eclettico protagonista della ricerca artistica europea tra gli anni cinquanta e sessanta, ma anche per conoscere l'altra anima di Alba, la capitale delle Langhe spesso associata all'enogastronomia, che fu la culla ai tempi di Gallizio di un'intensa attività culturale internazionale.




SENZA TITOLO o Rotolo di pittura industriale
a cura di Liliana Dematteis e l'Archivio Gallizio
Chiesa di San Domenico, Via Calissano - ALBA (Cn)
Orari: Lunedì - Venerdì 14.30/18.30 Sabato e Domenica 10.00/19.00



LE FABBRICHE DEL VENTO. Pinot Gallizio e la moda
Teatro Sociale "Giorgio Busca", Piazza Vittorio Veneto, 3 - ALBA (Cn)
Fino al 13 maggio con orario: martedì-venerdì 14,30/18,30; sabato e festivi 10.00/19.00



SPAZIO GALLIZIO. L'anticamera della morte
Inaugurazione 12 maggio con presentazione di Francesca Comisso
Centro Studi Beppe Fenoglio, Piazza Rossetti 2 (terzo piano) - ALBA (Cn)
Orari: mar-ven 9/12-15/18, sab-dom 10-13/15-199.00/12.00
(Nel solo mese di aprile anche il sabato pomeriggio, dalle 15 alle 18,
e le domeniche 1, 15, 22, 29 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18)



LA NOTTE BIANCA DELLE LIBRERIE. 12 maggio 2011
"Pinot Gallizio: Il manifesto della pittura industriale". Lettura di Luca Occelli e frammenti sonori di Walter Olmo 1956/58 recuperati da Marco Buccolo nel 2012
Chiesa di San Domenico, Via Calissano - ALBA (Cn), ore 19 e ore 23

"Gallizio ad Alba zona libera dell'antimondo", una conferenza di Edoardo Borra e
"Dérive Gallizio" un film di Monica Repetto e Pietro Balla, courtesy Fondazione Ferrero
Spazio Gallizio, Piazza Rossetti 2 (terzo piano) - Alba, ore 21



CESARE PIETROIUSTI, ANNA SCALFI: in dialogo con Pinot Gallizio
a cura di Francesca Comisso e l'Archivio Gallizio
inaugurazione: 19 maggio 2012, ore 17,00
Chiesa di San Domenico, Via Calissano - ALBA (Cn)
Orari: Lunedì - Venerdì 14.30/18.30 Sabato e Domenica 10.00/19.00