SOTTO LA BUONA STELLA
UNDER THE LUCKY STAR
Rosa
Leonardi: 40 anni di ricerche, dall’astrattismo alla video
arte
Museo d’arte
contemporanea di Villa Croce
30 maggio -30 giugno 2012
Nel decennale della scomparsa il Museo d’Arte Contemporanea di
Villa Croce ricorda Rosa Leonardi, gallerista e operatrice culturale
nel senso ampio del termine, con la mostra “Sotto la buona stella”
che riunisce oltre cento lavori (di artisti “storici” e di
giovani, con una presenza importante di video) raccolti nel corso dei
suoi quarant’anni di attività, dal marzo del 1963, quando con
Edoardo Manzoni inaugura nel centro storico di Genova, in Vico
Morchi, la galleria La Polena, sino al giugno 2002.
Dopo un periodo di orientamento, la linea della Polena si indirizza
verso l’astrattismo con mostre dei maestri italiani d’anteguerra
(Magnelli, Radice, Rho, Veronesi, Soldati e, soprattutto, Reggiani)
ed europei (Sonia Delaunay, Vasarely, Glattfelder, Bill, Lohse),
aprendo alle ricerche di Fontana (che nel 1966 allestisce in galleria
uno dei suoi celebri “ambienti spaziali”) e alle esperienze dei
tedeschi del Gruppo Zero (Mack, Piene, Uecker), come dei genovesi
Rocco Borella e del Gruppo Tempo 3 (Bargoni, Carreri, Esposto,
Stirone, accompagnati dal fiorentino Guarneri). Cruciali in quegli
anni gli incontri, oltre che con Fontana, con Castellani, Dadamaino e
Calderara, che rimarranno in seguito punti di riferimento
irrinunciabili. Attraverso le mostre allestite in galleria ha inoltre
modo di seguire da vicino la vicenda dell’arte cinetica (con la
rassegna “Proposte strutturali plastiche e sonore” del ’64-’65,
curata da Umbro Apollonio e ordinata da un giovanissimo Germano
Celant e personali di Alviani, Gruppo Enne, Morellet, Soto,
Cruz-Diez, Le Parc ecc.), fondamentale nel radicare il suo interesse
per il rapporto fra arte e tecnologia.
Lasciata la Polena dopo un quindicennio, Rosa Leonardi collabora per
breve tempo con alcune gallerie genovesi (Galleriaforma,
Samangallery, Locus Solus) prima di aprire nel 1985 un nuovo spazio,
lo Studio Leonardi, con una mostra dei Giovanotti Mondani Meccanici
(“Nel vuoto del ritorno”). Senza dimenticare il cammino già
percorso (ritornerà, fra l’altro, su Tempo 3, Günther Uecker,
Rabinowitch, Calderara, Guarneri), inaugura così una nuova stagione
nella quale la video arte e le video installazioni (citiamo per tutte
la rassegna “La lingua ibridata” con Camerani, Hammann, Plessi e
vom Bruch) acquisiscono una tempestiva centralità, affiancate al
lavoro con artisti Fluxus (in particolare con Giuseppe Chiari e
Takako Saito), alla riproposta delle esperienze del Bauhaus
Immaginista (mostre di Pinot Gallizio e di Piero Simondo) ed a
puntate verso il concettuale storico (Agnetti) e nuovo (Costantino,
Formento-Sossella).
Altri tratti caratteristici sono l’apertura verso gli artisti più
giovani (fra i quali spicca il nome di Maurizio Cattelan); la
collaborazione con istituzioni culturali italiane (in specie con il
LAB, Laboratorio di Arte Contemporanea della Lunigiana) ed estere
(Goethe Institut, Pro Helvetia); l’organizzazione di mostre in sedi
pubbliche (fra cui, nel 1995 “Tra il fisico e l’ottico”, a cura
di Viana Conti, a Palazzo Ducale; “Antonio Calderara: opere dalla
Fondazione Calderara di Vacciago d'Orta” al Museo di Villa Croce).
Recentemente la sua raccolta di opere video è stata digitalizzata ad
opera di Alessandra Visentin nell’ambito di una tesi di dottorato
ed acquisita dall’ADAC, l’Archivio di Arte Contemporanea
dell’Università di Genova.
La mostra, curata da Sandro Ricaldone in collaborazione con Giorgia
Barzetti, Gianfranco Pangrazio e Alessandra Visentin è stata
realizzata dal Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce con il
supporto dell’associazione Leonardi V-idea, che ha proseguito
l’attività di Rosa Leonardi dopo la sua scomparsa, e del MUCAS
(Museo del caos).
Nel corso della mostra verranno presentati, in data che verrà
precisata con apposito comunicato, due video inediti incentrati sulla
figura e l’attività di Rosa Leonardi.
Inaugurazione: mercoledì 30 maggio 2012, ore 18,00.