"Parigi operaia, con
la sua Comune, sarà celebrata in eterno, come l'araldo glorioso di
una nuova società. I suoi martiri hanno per
urna il grande cuore della classe operaia. I suoi sterminatori, la
storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non
riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti."
Così Marx celebrava la
Comune di Parigi.
Noi la ricordiamo con la sua canzone
più bella
Il tempo delle ciliegie
Quando canteremo il tempo delle
ciliegie
e l’allegro usignolo e il
merlo scherzoso
faranno festa
Le belle avranno la follia in
testa
e gli innamorati il sole nel
cuore.
Però è così breve il
tempo delle ciliegie
dove si va insieme a cogliere
sognanti
come orecchini pendenti…
ciliegie d’amore uguali ai
vestiti
che cadono sulle foglie come
gocce di sangue.
Ma è così breve, il tempo
delle ciliegie,
pendenti di corallo
che cogliamo sognando!
Quando sarete al
tempo delle ciliegie
se temete le pene d’amore,
evitate le belle.
Io che non temo le pene crudeli
non vivrò senza un giorno
soffrire.
Amerò sempre il tempo delle
ciliegie.
E’ di quel tempo che porto
nel cuore
una piaga aperta,
e dama fortuna che tanto mi ha
offerto
non ha mai potuto calmare il
dolore.
Amerò sempre il tempo delle
ciliegie
ed il ricordo che conservo
nel cuore!