Nella Settimana Santa, a Onzo Dipinti antichi della
tradizione Cristiana, sculture Kongo, bronzi di Kriester.
Non tutti sanno che da qualche anno a Onzo è attivo un laboratorio di idee (un frantoio del pensiero, ci verrebbe da dire , visto che siamo in terra d'ulivi) che mescola antropologia, arte, musica, filosofia e giardinaggio a ricomporre in forme umane (e dunque concretamente utopiche) la frammentarietà di un presente apparentemente sempre più privo di senso.
Tra ulivi e alberi da frutto, opere d'arte di altre culture, simboli religiosi e la scultura essenziale e senza tempo di Rainer Kriester, ci ricordano che la Pasqua è morte, ma anche resurrezione e che è ancora possibile dare un senso al vivere. Laico o religioso, poco importa. Ciò che vale è che sia compiutamente umano.