FRAMMENTI
DI UN DISCORSO SITUAZIONISTA
a cura di Sandro Ricaldone
Entr'acte
via sant'Agnese 19R – Genova
29 luglio – 6 settembre 2017
orario: mercoledì-venerdì 16-19
dal primo agosto:
su appuntamento
inaugurazione:
mercoledì 19 luglio, ore 17,30
In occasione del
sessantesimo anniversario della fondazione a Cosio d’Arroscia (IM),
Entr’acte presenta una esposizione che raccoglie volumi, riviste,
volantini e altri materiali concernenti l’Internazionale
Situazionista nonché lavori grafici e pittorici di Guy Debord,
Jacqueline de Jong, Ansgar Elde, Pinot Gallizio, Asger Jorn, Piero
Simondo.
Completa la mostra una
nuova opera di Giuliano Galletta composta da citazioni tratte dalle
pubblicazioni del gruppo.
L’Internazionale
situazionista è stata un movimento scaturito dalla fusione
dell’Internationale lettriste, nata nel 1952 dalla scissione del
Movimento lettrista di Isidore Isou, con il MIBI (Mouvement
International pour un Bauhaus Imaginiste) fondato nel 1953 da
Asger Jorn in contrapposizione agli indirizzi razionalistici della
Hochschule für Gestaltung di Ulm, in nome dei diritti
dell’immaginazione e della libertà di sperimentazione. I fondatori
del movimento furono Michèle Bernstein, Guy Debord, Pinot Gallizio,
Asger Jorn, Walter Olmo, Piero Simondo, Ralph Rumney, Elena Verrone.
L’attività del gruppo nella prima fase (1957-1961) si è
incentrata sul superamento dell’arte come attività separata,
produttrice di oggetti mercificati, mediante la costruzione di
situazioni, prototipi di nuove pratiche di vita appassionante, e
sull’urbanistica unitaria, nel cui ambito si inserisce la
progettazione – da parte di Constant – della città ludica di New
Babylon. In seguito, venuta meno la componente artistica, l’I.S. si
è caratterizzata come avanguardia politica, impegnata in una critica
radicale della società dello spettacolo, anticipando le ragioni che
sarebbero state al centro della contestazione esplosa nel maggio ‘68.
Dopo una lunga serie di esclusioni e scissioni, il movimento si è
sciolto nel 1972.
A partire dal primo
agosto la mostra potrà essere visitata solo su appuntamento.
Contatti:
ale.hozro@alice.it