Per
chi non c'era un efficace rendiconto dei lavori del non convegtno di
Cosio d'Arroscia del 28-29 luglio 2017.
Roberto Massari
Internazionale
Situazionista: rapporto sullo stato dell'arte
Venerdì 28 e sabato 29
luglio 2017 alcuni situazionisti, postsituazionisti, ribelli e
attivisti non allineati di vario genere si sono incontrati a Cosio
d’Arroscia in occasione del 60° anniversario della fondazione
dell’Internazionale Situazionista. È stato il quarto Punto
della Situazione, dopo quelli di Sesta Godano (2014), Livorno (2015)
e Parigi (2016), e ancora una volta è stato immortalato dalle belle
foto di Pino Bertelli (l’unico dei presenti, insieme a Sandro
Ricaldone - anch’egli partecipante al non-convegno - che abbia
conosciuto personalmente Guy Debord). E citando Debord, diciamo
subito che tra la cena sociale e il pranzo ancor più sociale, il
vino ha avuto una sua qualificata presenza «ideologica» insieme
all’ottima cucina di due diverse trattorie del luogo.
Quindi vino, cibo,
bellezze dei luoghi e ovviamente il non-convegno con la presentazione
di quattro libri freschi di stampa: Debord e la società
spettacolare di massa (di Giorgio Amico); DéRive gauche (a
cura di Valentin Schaepelynck), contenente i materiali prodotti dopo
il Punto della Situazione n. 3 di Parigi; Un’imprevedibile
situazione (di Donatella Alfonso) e Dal Lettrismo alla
Creatica (di Alessandro Scuro). Era presente anche la casa
editrice storica del Situazionismo in Italia - Nautilus - che è
intervenuta nella discussione e ha portato una mostra dei titoli più
legati alla tematica del non-convegno. La fisarmonica di Salvatore
Panu ha fatto da cornice ideale sia la sera della commemorazione vera
e propria, sia intercalando gli interventi con canti sardi, anarchici
e altro del suo ricco repertorio.
Il non-convegno si è
svolto sabato mattina nella sala del consiglio comunale di Cosio
d’Arroscia (provincia di Imperia). Dopo il saluto del sindaco
Danilo Antonio Gravagno - che è poi rimasto con noi per il resto
della riunione - Roberto Massari ha ricordato l’importanza del 60°
anniversario della fondazione dell’IS e ha letto un testo molto
vivace inviato da Oreste Scalzone, assente a Cosio ma presente nel
2016 al precedente Punto della Situazione n. 3 di Parigi.
A seguire Giorgio Amico
ha svolto di fatto la «non-relazione introduttiva» presentando il
suo libro Debord e la società spettacolare di massa (Massari
editore), in cui ha ricostruito il percorso intellettuale del
filosofo francese, dagli anni ‘40 alla fondazione dell’IS a Cosio
e al Maggio francese per giungere al periodo post-situazionista e al
suicidio del 1994. Amico ha sottolineato l’attualità delle teorie
situazioniste di Debord, dal superamento dell’arte alla critica a
tutte le separazioni e all’alienazione contemporanea.
A seguire è intervenuta
Helena Velena, rivendicando la centralità della vita quotidiana,
della gioia di vivere, la necessità di operare azioni in grado di
liberare il nostro vissuto dalle catene di tempi e spazi meccanizzati
e totalmente controllati. Helena ha portato l’attenzione
sull’importanza di tradurre le teorie situazioniste in pratiche
sovversive, a partire dal détournement e dalla deriva.
Giorgio Degasperi con Antonio Marchi e Sandro Ricaldone
Sempre sulle pratiche è
intervenuto Giorgio Degasperi, spiegando la natura del suo «teatro
comunitario», basato sul rifiuto dei meccanismi spettacolari del
teatro tradizionale: assenza del palco, abolizione dell’applauso e
della rigida separazione fra attori e spettatori ecc. L’applauso in
particolare è una pratica solo nociva, che va contrastata con
convinzione.
Stefano Balice ha
ribadito l’importanza di una battaglia che egli conduce in prima
persona: contro la Siae e contro il diritto d’autore. Balice, che
indossava per l’occasione una t-shirt con un provocatorio logo
«Siae», ha spiegato che oggi la migliore tecnica per contrastarla è
il plagio. Ricordiamo che i situazionisti pubblicarono i loro scritti
con l’indicazione: «Tous les textes publiés peuvent être
librement reproduits, traduits ou adaptés même sans indication
d’origine».
Salvatore Panu
Salvatore Panu è tornato
su un tema affine a quello di Degasperi parlando del «cerchio
infranto», un problema di troppi spettacoli contemporanei -
soprattutto di quelli folcloristici - in cui i performers,
ponendosi sul palco frontalmente al pubblico, non si accorgono di
rompere in questo modo la ritualità e la coralità dell’azione.
Antonio Marchi, che da
anni raggiunge i luoghi dei non-convegni in bicicletta, ha raccontato
anche questa volta il suo viaggio ciclosituazionista fino a Cosio,
trasmettendoci una parte delle emozioni e sensazioni provate lungo il
tragitto di andata (da Trento) e preparandosi al ritorno. Agli inizi
della nostra avventura, tre anni fa, era già passato per Cosio,
Alba, Albisola e altri luoghi liguro-piemontesi cari al Situazionismo
per raggiungere il Punto della Situazione n. 1 di Sesta Godano.
Roberto Massari ha
spiegato l’utilizzo da lui compiuto della tecnica
del détournement - in un libro antiteologico su Gesù che
sta scrivendo - allo scopo di smascherare nei Vangeli una celebre
falsificazione dell’esegesi cattolica (riguardo alla fratellanza o
cuginanza di Gesù e quindi riguardo alla verginità perpetua di
Maria). Massari ha descritto dettagliatamente l’operazione
letteraria - che nel libro indica come tecnica situazionista - e ha
concluso dicendo che questa procedura consente di sconfiggere con
l’ironia e l’ilarità duemila anni di dotte disquisizioni
filologiche rivolte a stravolgere la lettera del testo evangelico.
Roberto Massari
È quindi intervenuta
Donatella Alfonso, giornalista de la Repubblica, che fin dagli
inizi segue attentamente i nostri Punti della Situazione. Ha
brevemente presentato il suo ultimo libro intitolato Un’imprevedibile
situazione. Arte, vino, ribellione: nasce il Situazionismo (Il
Nuovo Melangolo), con il quale ha voluto ricostruire lo stato d’animo
con cui i 9 protagonisti della fondazione dell’IS a Cosio erano
arrivati a quell’evento, di cui non potevano immaginare la portata
per il futuro. Si è complimentata con i presenti in sala per il
coraggio dimostrato nel manifestare pubblicamente le loro radicali
teorie.
Giungendo a Cosio in
mattinata, Donatella era rimasta favorevolmente colpita dal trovarvi
tracce situazioniste per le strade. Durante la notte, infatti, alcuni
ignoti attivisti avevano firmato il loro passaggio nel paese:
centinaia di volantini lasciati o affissi su automobili, panchine,
muri. Sui volantini, tutti firmati con segni rossi, alcuni slogan
situazionisti e post-situazionisti: «28-07-2017: fine del lavoro
alienato», «28-07-2017: fine dello spettacolo dell’arte», «Più
vi fate chiamare artisti, più siete nullità», «Amanti del potere,
morirete comunque servi!», «La vita non è un business plan»,
«Contro scuola università prigioni del sapere» ecc.
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Antonio Saccoccio ha
presentato il libro di Alessandro Scuro Dal Lettrismo alla
Creatica. Isidore Isou e l’utopia della creazione
ininterrotta (Avanguardia 21 Edizioni) - con prefazione di
Stefano Taccone, altro appassionato partecipante ai Punti della
Situazione - ricordando anche il precedente volume su Il
Lettrismo del nostro caro Alessandro, che dal sud della Francia
si è ora trasferito in Catalogna. Ha poi ribadito - a mo’ di
conclusione - che, come già stabilito la sera precedente, sarà
necessario procedere alla stesura di una dichiarazione comune «per
precisare a noi stessi e all’esterno le battaglie che intendiamo
condurre nei prossimi anni», battaglie contro il progressivo
sistematico controllo di tempi e spazi in ogni àmbito umano
(scuola/università, lavoro, tempo libero alienato). La dichiarazione
sarà redatta, discussa online e poi diffusa attraverso tutti i
canali possibili.
Della possibilità di
fare un quarto libro P.d.S. in ricordo di questo 60° anniversario si
è parlottato fra un bicchiere di vino e una passeggiata fra i
vicoli. La voglia ci sarebbe, ma arrivati al quarto volumetto della
serie alcuni aspetti pratici cominciano a pesare. Prossimo
appuntamento a Napoli o comunque in Campania, nel 2018, per il Punto
della Situazione n. 5, che sarà organizzato da Pasquale Stanziale e
Stefano Taccone.
www.utopiarossa.blogspot.it