sabato 3 febbraio 2018

Lia Levi, come trasformare il ricordo in memoria




"Con la scomparsa degli ultimi testimoni, è l’elaborazione creativa a restare viva. Una cosa è il ricordo, un’altra è la memoria, che è elaborazione del ricordo. I fatti hanno bisogno di essere metabolizzati ed è lunga, ci si perde in vari strati. La coscienza è stratificazione. In più la realtà per manifestarsi ha bisogno dell’immaginazione, altrimenti rimane un fatto raccontato. La letteratura universalizza questi fatti". (Lia Levi, intervista a Il Fatto)

Mercoledì 7 febbraio ore 18 Libreria Ubik:
incontro con la scrittrice
LIA LEVI
e presentazione del libro
“Questa sera è già domani”
(Editore E/O)
Introduce Renata Barberis
A cura di ANED Associazione ex deportati e libreria Ubik


Una vicenda di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell’anima ci riporta a un tragico recente passato. Nel 1938 si riuniscono 32 Paesi per affrontare il problema degli ebrei in fuga da Germania e Austria. Molte belle parole ma in pratica nessuno li vuole. Una sorprendente analogia con il dramma dei rifugiati ai nostri giorni. Nello stesso anno 1938 vengono promulgate in Italia le infami Leggi Razziali. Come e con quali spinte interiori il singolo uomo reagisce ai colpi nefasti della Storia? Ci sarà qualcuno disposto a ribellarsi di fronte ai tanti spietati sbarramenti?

In questo nuovo emozionante romanzo che ha come protagonista una famiglia ebraica di Genova negli anni delle leggi razziali, Lia Levi torna ad affrontare con particolare tensione narrativa i temi ancora brucianti di un nostro tragico passato…

Scrittrice e giornalista, Lia Levi è autrice di molti libri per adulti e ragazzi per i quali ha ricevuto diversi premi. Di famiglia piemontese, si è trasferita a Roma da bambina, dove vive ancora oggi.