Il
sonno della ragione genera mostri. Ce lo ricorda l'ultimo libro di
Roberto Settembre. Quattro storie sulla terza età e sulla politica.
Una descrizione ironica ed amara di un futuro prossimo non proprio
improbabile.
Mimmo Lombezzi
‘Pulizia etica’,
pronti a una riforma sanitaria epocale? Ultrasettantenni toglietevi
di torno
Oscar, un pensionato di
60 anni, ex-funzionario della Pubblica amministrazione, perde le
chiavi mentre rientra a casa e quando le raccoglie viene beffeggiato
da un gruppo di giovinastri stravaccati in un bar vicino al portone:
“Haiddamorì vecchioooo… haiddamorì vecchioooo… oh oh…!”.
La mattina dopo, Oscar
accende la radio e al notiziario ascolta la voce grave del presidente
del Consiglio: “Lo diciamo con la morte nel cuore – dice il
premier – ma non possiamo farne a meno: è necessario capite? Non
sarà per sempre. Abbiamo varato una riforma sanitaria epocale,
che consentirà giganteschi risparmi di spesa. Per tutti coloro che
hanno compiuto i 70 anni non verrà più fornita alcuna
prestazione sanitaria: niente medico della mutua, niente medicine
gratis, niente ambulanze. Ma soprattutto, sarà tassativamente
vietato soccorrere tutti quelli che hanno raggiunto questa età”.
“Siamo certi –
prosegue il Presidente – che i cittadini capiranno il senso dei
varchi lasciati vuoti dallo Stato, nei quali alcuni purtroppo
cadranno. Ce ne dispiace. D’altronde era necessario fare delle
scelte e non potevamo più sacrificare i giovani, le forze del
futuro, la linfa della Nazione”.
Si apre così La
strana storia di Oscar C., uno dei quattro racconti diPulizia
etica (editore I Robin&Sons), l’ultimo romanzo di Roberto
Settembre.
Entrato in magistratura
nel 1979, Settembre è il giudice della Corte di Appello di
Genova che ha scritto la sentenza di secondo grado sulle violenze
commesse nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del 2001.
Nel 2013 le ha raccontate in un libro sconvolgente dal
titolo Gridavano e piangevano.
Pulizia etica è
invece un libro che, scritto con una leggerezza da commedia
all’italiana nella regione più vecchia del mondo – la Liguria -,
prefigura un MedioEvo prossimo venturo in cui la vecchiaia diventa
una colpa e i vecchi diventano la nuova ‘minoranza etnica’,
i nuovi ebrei, e vengono sottoposti a forme di ‘rottamazione’ più
o meno darwiniane.
Dopo aver appreso la
notizia, Oscar, il protagonista, si reca (è un obbligo) all’anagrafe
per ricevere il nuovo documento elettromagnetico che dovrà esibire
per qualsiasi esigenza sanitaria ma, dopo un’ora di coda allo
sportello, scopre che la nuova tessera elettronica anticipa di 10
anni la sua data di nascita e, assegnandogli d’autorità 70 anni,
lo priva di qualsiasi assistenza. Insieme a dozzine di amici e
di coetanei “invecchiati” per via elettronica, Oscar realizza
che ogni ricorso è vano. Nei talk show, nel frattempo,
imperversano giovanissimi ‘esperti’ che, attraverso montagne di
dati, dimostrano che i vecchi “sono inutili e dannosi, che costano
troppo, e che non ha senso logico spendere enormi quantità di denaro
per dare a persone destinate per legge di natura a scomparire in
tempi rapidi enormi risorse economiche vitali per la sopravvivenza
delle giovani generazioni”.
Gli effetti collaterali
di queste trasmissioni fanno pensare a quelli prodotti da “Mattino5”
quando un collega disse che in un bar di Pioltello un gruppo di
marocchini aveva brindato alla strage islamista di Bruxelles: la
notte dopo il locale venne bruciato. Anche nel romanzo di
Settembre la tv funziona come uno specchio ustore: in poco tempo
i membri della nuova ‘minoranza’, i vecchi, non possono più
neppure entrare in un bar o in un ufficio, senza essere insultati o
minacciati come ‘parassiti’ con frasi come: “Lasciate passare
la gente attiva. Siamo troppi. Che ci volete fare? Avete già vissuto
abbastanza… Siete solo una zavorra”. O peggio ancora:
“Pensa nonno che se schiatti fai un favore a tutti! Concime! Così
vi renderete utili!”.
Sabato 2 giugno Antonio
Padellaro sul Fatto Quotidiano ha scritto: “Il vero
problema del governo M5S-Lega non è il vago e generico Contratto ma
una campagna elettorale mirabolante. Più che all’Europa o ai
mercati ora dovranno rispondere agli elettori. Che prima o poi
presenteranno il conto per le promesse non mantenute”. Ora un
governo che vince le elezioni con promesse che costeranno 125
miliardi e prevede entrate per non più di 500
milioni dovrà molto presto dare delle spiegazioni agli
elettori.
Il rischio molto concreto
è che si dovranno cercare dei capri espiatori e non basteranno più
quelli su cui Salvini ha costruito la sua carriera tv: i napoletani,
i rom, i negri, i musulmani, i gay, l’Europa e i Komunisti. E non
basteranno neppure le scie chimiche, le banche, Mattarella o i
‘troll’ cari ai grillini.
Occorreranno categorie
sociali molto più estese. C’è solo da sperare che la ‘profezia’
di Settembre non si avveri.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/06/pulizia-etica-pronti-a-una-riforma-sanitaria-epocale-ultrasettantenni-toglietevi-di-torno/4404459/