Beppe Schiavetta
"Segni e Materia"
(pittura/ceramica/
cartoni strappati su tela)
presso la galleria
GULLIarte Corso
Italia 201r. A Savona.
Inagugurazione Sabato
9 novembre ore 17.00
La mostra con ingresso
libero è visitabile dal 9 novembre al 1 dicembre 2019
tutti i giorni:
11.00/12.30 - 15.30/19.30 - chiuso il lunedì mattina.
"Segni e materia"
Beppe
Schiavetta, nelle sue opere studia uno svelamento degli interspazi
tra i piani. Immagina di separare le superfici precedentemente
accumulate, zooma i piani e analizza i segni riportando in luce i
misteri, i moti e le tensioni tesaurizzate nel tempo, i segni insiti
in forme ormai in dissoluzione per effetto dell’ingrandimento.
Indaga
il vuoto che accoglie tutto quanto la fantasia di un artista è in
grado di elaborare e includere. Se prima era attratto da strutture
rigide animate solo da aloni di colori variamente sfumati, l’idea,
che muove la sua odierna ricerca sempre pronta a rigenerarsi e a
trasformarsi, è quella di esaminare e portare sulla tela un segno in
movimento, una animazione misteriosa che rende variabili le forme,
che le compone o le distrugge.
Un
segno che non rappresenta più una forma statica, ma un segno in
movimento carico di indizi, rivelatore di pulsioni istintive che, pur
trattenendo e conservandone le tracce, eludono e dissolvono la forma.
Le
forme divengono degli aloni inanimati di architetture interiori, dei
contenitori vuoti da cui le dinamiche innate sono portate in
superficie attraverso delle brevi linee che strisciano e corrono
velocemente seguendo il loro impulso primordiale, in lungo e in
largo, tracce di un’interiorità nascosta che assume accensioni
astratte.
I
dipinti attuali appaiono come un frammento di spazio zoomato e
ingrandito a dismisura in modo da colmare completamente la superficie
del supporto, un piano orizzontale in cui si svolge un movimento
frenetico, un moto senza tregua di segni e colori dal significato
inafferrabile, una dissipazione che vaga libera nello spazio del
supporto e che idealmente, come nei lavori di alcuni anni fa, si
propaga nell’ambiente circostante.
Beppe
Schiavetta riesce a intrappolare una vibrazione tridimensionale in
uno spazio bidimensionale dove le forme sono frantumate dall’energia
dei segni che, idealmente travalicano e invadono lo spazio e
l’ambiente circostante con un movimento senza tregua in un moto
vorticoso dal ritmo inebriante.
Rino
Tacchella