lunedì 25 settembre 2023

Conte dai monti


Conte dai monti è una raccolta di storie ambientate tra le montagne valdostane. La parola "conte" (o anche "cunte") significa appunto racconti. Non sono storie per ragazzi, ma per tutti. Attingono ai ricordi e alla fantasia degli autori. Il risultato è una narrazione pirotecnica e iperrealista, il cui carattere è accentuato dalle opere di Bobo Pernettaz che diventano complementari alle storie. 


Prefazione

La prima cosa che ho pensato appena finito di far scorrere sullo schermo del computer l'impaginato di questa attività creativa a quattro mani e a due menti assai vivaci, è stata: lo voglio. Questo libro deve essere mio. Subito, adesso.

Un po' come quando passi davanti a una vetrina e vedi qualcosa a cui non avevi mai pensato fino a quel momento, per esempio un abito sartoriale, una manifattura pregiata, un'immagine grafica, pittorica o fotografica originale, e vorresti subito averla.

Ecco un libro che non è tate. È forse un non libro? Un libro oltre? Un libro e non solo? Non è facile dare una definizione. È sicuramente un insieme armonico di arte e artigianato, di materia e parole di cui i due autori sono abili aggiustatori. Inventano, giocano, fondono, riutilizzano, mescolano e così alimentano la nostra immaginazione.

Ho trovato questo magico assemblaggio di creatività un'opera sensoriale: la vista è sollecitata dai lavori artistici di Bobo Pernettaz, dal gioco grafico dei testi, dalla forma e dai colori delle parole di Franz Rossi e la fantasia vola inseguendo le storie narrate.

Il tatto sembra farsi tangibile attraverso le immagini. Basta quasi passarci sopra i polpastrelli per avvertire la ruvidità della pietra, la spinosità del ferro, le venature e le rugosità del legno vecchio qui destinato a nuova vita. Materiali che sollecitano per certi versi anche l'olfatto. Pure l'udito trova ampia soddisfazione: ogni storia si può anche ascoltare, grazie a quel quadratino bizzarro ma sempre più familiare che chiamano Qr code.

Un libro non libro che è un irrinunciabile invito a un mondo fantastico fatto di natura, di animali veri o immaginari, di storie da tramandare.

Franco Faggiani

Angelo Gaggero, Zattere. Alla Galleria Entr'acte di Genova

 


ANGELO GAGGERO
ZATTERE
a cura di Sandro Ricaldone


Entr’acte
via sant’Agnese 19r – Genova
27 settembre – 27 ottobre 2023
orario: mercoledì- venerdì 16-19
apertura: mercoledì 27 settembre 2023, ore 17


Entr’acte apre la nuova stagione espositiva con una mostra personale di Angelo Gaggero, nella quale sono raccolte le opere, sinora inedite, appartenenti al ciclo delle Zattere.
Si tratta di una sequenza di otto lavori, realizzati assemblando residui raccolti sulle spiagge del Ponente genovese. L’autore potrebbe sottoscrivere l’affermazione di Schwitters “So solo come lo faccio; conosco solo il mio materiale, a cui attingo, a quale scopo non lo so”, se non fosse che (analogamente d’altronde alla compiuta consapevolezza che lo stesso maestro di Hannover esibisce nei suoi pionieristici assemblaggi) la sua idea di composizione, dissimulata dalla varietà dei reperti raccolti, è esplicitata con chiaro intendimento, incentrata com’è su strutture elementari - talvolta saldamente configurate, talaltra invece costruite su calcolate dissimmetrie - di cui si vale per esporre la grazia bruta dei materiali.

Angelo Gaggero è nato a Genova Voltri nel 1956 . Autodidatta, dopo una prima fase figurativa, esposta con successo negli anni ’90-2000, si è dedicato a ricerche sperimentali, che coinvolgono l’utilizzo di materiali non canonici (objets trouvés di varia natura, sale, cemento, plastiche, ecc.), accanto ad una intensa autobiografia pittorica in dialogo con la fotografia

sabato 23 settembre 2023

Ricordando Giuseppe Pinelli. Andrea Salsedo (1881-1920)

 


Ricordando Giuseppe Pinelli.  Andrea Salsedo (1881-1920)


Andrea Salsedo (1881-1920). Nato il 21 settembre 1881 a Pantelleria e morto il 3 maggio 1920 a New York,.

Militante anarchico, la sua morte causò vivaci polemiche poiché fu dovuta alla caduta da una finestra dell'Ufficio investigativo del Dipartimento di Giustizia di New York. Per la autorità fu suicidio, per gli anarchici un omicidio.

Era nato a Pantelleria e fin da giovanissimo aveva militato nel movimento anarchico nel "Circolo sociale" fondato da Luigi Galleani mentre era confinato nell'isola.

L'11 novembre del 1900 fu processato ( e assolto) per le idee "sovversive" espresse in un articolo su «L'Avvenire Sociale», un periodico pubblicato a Messina.

Nel 1919 Salsedo emigrò a New York partecipando alla redazione della rivista di Galleani «Cronaca Sovversiva». Il Dipartimento di Giustizia di New York lo inserì in una lista di anarchici considerati potenziali terroristi. La lista comprendeva e anche Nicola Sacco, Bartolomeo Vanzetti, Roberto Elia e lo stesso Luigi Galleani.

Il 25 febbraio 1920 fu arrestato e tradotto nei locali dell'Ufficio Investigativo del Dipartimento di Giustizia, dove fu sottoposto a pressanti interrogatori. Gli fu negato il diritto di chiamare un avvocato e di contattare la sua famiglia. Rimase detenuto, praticamente sequestrato, per due settimane, finché la mattina del 3 maggio 1920, il suo corpo fu trovato sul marciapiede sottostante gli uffici di polizia.

I motivi della sua morte non furono mai chiariti, Per la polizia si era suicidato, gettandosi da una finestra del 14° piano, quando ormai era stato smascherato come terrorista. II «Boston Herald» scrisse che prima di morire, Salsedo aveva confessato facendo i nomi di altri anarchici e poi si sarebbe suicidato per la vergogna. Gli anarchici sostennero che era stato pesantemente torturato e poi gettato dalla finestra dagli stessi ufficiali di polizia che lo avevano interrogato. La morte di Salsedo avvenne solo due giorni prima dell'arresto di Sacco e Vanzetti.

(ripreso con modifiche dal sito argentino Archivio obrero)

G.A.

giovedì 21 settembre 2023

martedì 19 settembre 2023

Massoneria in Europa (1945)


 La guerra in Europa è finita da tre mesi con la disfatta del nazifascismo ma mancano ancora tre giorni alla dichiarazione di resa incondizionata del Giappone allorché il 12 agosto 1945 una delegazione nominata dal Comitato esecutivo della Masonic Service Association lascia gli Stati Uniti alla volta dell'Europa. A volerla è stato, come si dice esplicitamente nel rapporto che la delegazione redigerà dopo il ritorno in patria, Harry S. Truman, già Gran Maestro della Gran Loggia del Missouri e attuale Presidente degli Stati Uniti d'America, che non solo ha approvato la composizione della Commissione ma le ha assicurato mezzi di trasporto e supporti logistici adeguati. In forza di tali premesse, la Commissione riuscirà a visitare la pressoché totalità delle na-zioni europee liberate dalle forze Angloamericane (ma non quelle liberate dall'Armata rossa) e ad assolvere ai compiti che le sono stati affidati: l'indagine sulle condizioni delle Comunioni massoniche sia nei Paesi nei quali, come l'Italia e la Germania, la Libera muratoria è stata perseguitata ben prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, sia in quelli nei quali l'annientamento della Massoneria è proceduto di pari passo con l'avanzata delle armate hitleriane; l'analisi delle loro potenzialità di ripresa; l'individuazione dei mezzi più idonei attraverso i quali le Grandi Logge statunitensi possano favorire la rinascita della Libera muratoria nel Vecchio continente. 

***

Un documento di eccezionale interesse storico,  per la prima volta tradotto e pubblicato in Italia nel 2018  a cura della casa editrice Mimesis in una edizione (fuori collana)   di sole 500 copie numerate. Io ho avuto l'onore e il privilegio di avere la copia n.16.



sabato 2 settembre 2023

venerdì 1 settembre 2023