lunedì 3 aprile 2017

A Saliceto, alla ricerca del segreto del tempo




Sant'Agostino di Saliceto, un tesoro d'arte quasi sconosciuto.

Giorgio Amico

Sant'Agostino di Saliceto

Entrati nella chiesa di S. Agostino, diventata bocciofila e ora in via di recupero, nulla colpisce l'attenzione, ma aperta una porticina sulla parete di fondo di questo stanzone disadorno, si è catapultati di colpo in un'altra dimensione. Una stanzetta angusta custodisce quello che resta degli affreschi tardogotici dell'abside dell'antica chiesa. L'impressione è straordinaria, la luce che emana dagli affreschi intensissima.



Una Madonna, dalla veste trapunta, domina la scena, circondata da santi e da penitenti.



Sulle pareti laterali sorrisi di fanciulle 



e persino un gatto accoccolato nel vano di una finestra, incurante da secoli di ciò che lo circonda.



Al di là dei colori, sono i volti che colpiscono. Sguardi intensi, profondi che ci scrutano, quasi a chiederci il perchè della nostra visita.



Volti di contadini, raffigurati in abiti di vescovi e di santi.





L'anima profonda della Langa ci osserva con il sorriso appena accennato di chi conosce il segreto del tempo.