(Da L'espresso del 4 marzo 2018)
E' la democrazia, bellezza. Potere al Popolo
Che il voto rispecchi lo
stato d'animo di un paese è un dato tanto ovvio da essere quasi
banale. E allora perchè stupirsi di ciò che è appena accaduto
nelle urne? Saranno contenti i sostenitori dell'esistenza di una
società civile contrapposta alla politica. Oggi questa frattura, ammesso che ci sia mai stata, è
finalmente ricomposta. Mai come ora si può dire come gli antichi romani, che di casini elettorali se ne capivano, Vox populi, vox dei.
L'Italia degli odiatori
maniacali su Facebook, il paese dei creduloni nelle scie chimiche e
nella nocività dei vaccini, il popolo degli evasori fiscali, dei
costruttori abusivi, degli imprenditori spregiudicati che non
vogliono controlli e regole; l'Italia dei talkshow televisivi, degli
urlatori di professione e dei cacciaballe, il paese dei “non sono
razzista, ma”, il popolo di chi pensa che ci vorrebbe di nuovo
Mussolini, la massa di chi parcheggia sul posto dei disabili “tanto
è per un minuto”, di chi lascia l'auto in doppia fila per andare
al bar; in una parola, l'Italia dei furbi, degli analfabeti
orgogliosi di esserlo, degli insofferenti delle regole ha finalmente
un'adeguata rappresentanza politica.
Vedremo cosa sapranno
fare. Per ora auguriamo Buona fortuna a tutti gli altri. Ne avranno
davvero bisogno.