Una pagina sconosciuta
della Shoah
I 200MILA MASSONI VITTIME
DI HITLER
Un triangolo rosso
rovesciato: era questo il simbolo che distingueva i massoni, al pari
dei detenuti politici, internati nei lager nazisti, così come la
stella gialla di David distingueva gli ebrei, così come un triangolo
rosa distingueva gli omosessuali, un triangolo marrone gli zingari,
un triangolo viola i testimoni di Geova e così via.
Oltre al triangolo
imposto dai carcerieri nazisti, i massoni progionieri dei lager per
riconoscersi ancor meglio fra di loro portavano sulla propria divisa
da internati politici un altro simbolo distintivo: un piccolo fiore
azzurro, il “non-ti-scordar-di-me”, simbolo caro alla Massoneria
Universale.
Nel giorno della memoria
(il 27 Gennaio, giorno dell’arrivo dei russi nel lager di
Auschwitz) non sono quindi solo le vittime della Shoah a dover essere
ricordate, ma anche i tantissimi massoni (spesso combacianti con le
vittime ebree) “passati per il camino” nei campi di
concentramento nazisti.
Nella triste
classificazione dell’olocausto nazista pare siano stati fra gli
80.000 ed i 200.000 i massoni uccisi nei lager.
Dagli archivi della Gran
Loggia d’Inghilterra si apprende, infatti, da prove documentali,
che esistevano appositi protocolli nazisti per la sistematica cattura
e l’eliminazione di tutti i massoni dei paesi conquistati dal Terzo
Reich.
Hitler pensava alla
massoneria come ad un inconciliabile nemico del regime nazista. E
come tali trattava i suoi membri. La riprova che i fratelli erano,
sono sempre stati e saranno, strenui difensori della Libertà contro
ogni totalitarismo.
“Ogni qualvolta la
mente di un uomo va all’Olocausto – ha detto il Gran Maestro del
Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi – non si può che rimanere
sgomenti e angosciati per l’immane crimine commesso contro il
popolo ebraico, contro uomini e donne di tutta Europa, contro la
Vita. La Shoah è una ferita indelebile per l’Umanità. E tutti
quanti noi oltre a ricordare la memoria dei milioni di innocenti
dobbiamo batterci per impedire che quei fatti possano ripetersi
quando le minacciose tenebre dell’odio hanno il sopravvento sulla
luce della ragione. Primo Levi scrisse: “E’ avvenuto, quindi può
accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire”.
Noi massoni, uomini della tolleranza, del rispetto, del dialogo,
sappiamo bene che nel preciso momento in cui si guarda allo
straniero, al diverso da noi, con ostilità si pongono le premesse di
nuovi muri, di nuovi fili spinati, di nuovi Lager che l’Umanità
non può permettersi mentre vive un momento storico aggravato dalla
follia del terrorismo fondamentalista islamico”.
Le cifre dell’Olocausto
Ebrei 5,9
milioni
Prigionieri di guerra sovietici 2–3 milioni
Polacchi non Ebrei 1,8–2 milioni
Rom e Sinti 220.000-500.000
Disabili e Pentecostali 200.000–250.000
Massoni 80.000–200.000
Omosessuali 5.000–15.000
Testimoni di Geova 2.500–5.000
Dissidenti politici 1-1,5 milioni
Slavi 1-2,5 milioni
Totale 12,25 – 17,37 milioni
Prigionieri di guerra sovietici 2–3 milioni
Polacchi non Ebrei 1,8–2 milioni
Rom e Sinti 220.000-500.000
Disabili e Pentecostali 200.000–250.000
Massoni 80.000–200.000
Omosessuali 5.000–15.000
Testimoni di Geova 2.500–5.000
Dissidenti politici 1-1,5 milioni
Slavi 1-2,5 milioni
Totale 12,25 – 17,37 milioni