TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 1 novembre 2024

Dove tutto è iniziato

 





Mia nonna materna, Rosa Giribaldi, orgogliosamente portorina (era nata alla fine dell'Ottocento nel cuore del Parasio), allora giovane operaia socialista, si fece scattare questa foto nel 1915 alla partenza di mio nonno, Giuseppe Carli, per il fronte.

Un pegno d'amore, una promessa per la vita.

Mio nonno la portò con sé nelle trincee del Monte Pasubio, dove cadde il fiore della gioventù del Ponente ligure, e poi la conservò gelosamente per tutta la vita. Dal 1980 la custodisco io con altrettanta cura, perché senza il loro amore, simboleggiato da questa foto, io non ci sarei, né ci sarebbe mio figlio, né i miei nipoti.