TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 14 gennaio 2025

Ricordo di Bruno Pirastu

 












Ciao, Bruno

Ti rivordi? Ci siamo conosciuti quasi per caso, contestando l'arrivo del Cantagiro a Savona. Tu portavi un cartello che diceva "Pensate ai poveri e agli ammalati".

La polizia ci caricò e ci fu un fuggi fuggi generale. Ma tu non lasciasti il tuo cartello.

Eri un giovane cattolico impegnato, ma anche una persona tosta.

E tosto lo sei restato tutta la vita, affrontando con lo stesso coraggio di quel giorno la malattia.

Un abbraccio, caro amico degli anni giovani.

Che tu possa riprendere a correre, libero, sulla tua moto, dovunque tu sei ora.

Giorgio