Il papa guerriero
A poco più di
cinquecento anni dalla sua morte, il savonese Giulio II Della Rovere
ritorna in un lavoro di Massimo Rospocher: studioso attento a
indagare la storia politica attraverso il caleidoscopio dei molti
aspetti culturali che la compongono. L’opera ha un titolo – Il
papa guerriero – che richiama una radicata tradizione
storiografica: le pape terrible, il papa con l’archibugio,
e – appunto – the warrior pope sono alcuni altri titoli
sulla figura di questo importante pontefice del Rinascimento.
Non una rappresentazione
stereotipata e falsa; ed è lo stesso Rospocher ad accogliere quella
visione del pontefice in armi. Ma il titolo non deve ingannare:
muovendo dalla mera res bellica, Rospocher innesta l’operato
di Giulio II in un ampio “spazio pubblico europeo”, nel quale le
politiche decisioniste e certamente bellicose di quel pontefice
suscitarono speranze di segno opposto: di pace e di liberazione; ma
anche di rovina e di blasfema mondanità.
La comunicazione politica
e propagandistica sono gli strumenti privilegiati per una disamina di
queste contrastanti reazioni al rumoroso operato del papa savonese. E
il profilo controverso della figura di Giulio II restituisce la
grande importanza del suo protagonismo negli eventi che segnarono
l’Italia e l’Europa durante i dieci anni del suo pontificato. Un
libro appassionante e di scorrevole lettura; ma complesso e ambizioso
quanto la personalità e la tempra di Giulio II.
Il volume di Massimo
Rospocher – Il papa guerriero. Giulio II nello spazio pubblico
europeo, Bologna Il Mulino, 2015 – sarà presentato a Savona il 19
febbraio 2016 (sala Rossa del Comune, ore 16.00).