Salvador Allende G.M. della Massoneria cilena
Giorgio Amico
A proposito di cultura
"fascio-massonica"
Ottavio Terranova,
vicepresidente nazionale Anpi e coordinatore dell’associazione in
Sicilia, contestando duramente la nomina ad Assessore regionale alla
cultura di Alberto Samonà autore di una poesia dedicata alle SS,
“Guerrieri della luce" e ammiratore di Evola e Delle Chiaie ha
affermato che «La cultura storica siciliana non può essere
rappresentata da chi ha esaltato la “cultura” fascio-massonica».
E' la prima volta che ci capita di sentire parlare di cultura
"fascio-massonica" e la cosa ci ha non poco stupito vista
l'autorevolezza del personaggio.
Francamente facciamo
fatica a capire cosa c'entri la Massoneria con le SS, Evola e Delle
Chiaie. Possibile che Ottavio Terranova ignori che i regimi fascisti
perseguitarono ferocemente la massoneria che per Hitler e Mussolini
era il braccio operativo del complotto giudaico e dunque andava
eliminata dalla faccia della terra?
Possibile che ignori
anche che le SS avevano una speciale sezione, di cui fece parte pure
Evola,che aveva il compito di sradicare definitivamente la Massoneria
dall'Europa occupata, o che migliaia di massoni francesi furono
mandati dal regime filonazista di Vichy nei campi di sterminio
nazisti?
Lui, uomo di cultura,
ignora forse che Garcia Lorca fu fucilato dai falangisti anche perché massone, o che Salvador Allende fu Gran Maestro della Massoneria cilena
prima di diventare presidente della Repubblica? O che 20 dei martiri
delle Fosse Ardeatine erano massoni e che fra i Padri Costituenti ci
furono massoni illustri?
Se è naturale che in un
paese democratico, fondato sui valori della Resistenza e dove non è
ammessa per legge l'esistenza di organizzazioni fasciste, un
simpatizzante delle idee naziste non possa rivestire cariche
pubbliche,totalmente diverso è il caso della Massoneria.
Naturalmente ciascuno è
libero di pensarla come meglio crede sulla Massoneria, le sue
idee, i suoi riti, ma ritenere l'appartenenza alla Massoneria motivo
ostativo a ricoprire cariche pubbliche rivela una singolare
concezione della democrazia.
Pensa forse Ottavio
Terranova che un cittadino italiano per il solo fatto di essere o di
essere stato massone, cosa perfettamente legale in Italia come in
tutti i paesi democratici, abbia meno diritti degli altri? Esistono
forse cittadini di serie A e serie B a seconda delle convinzioni che
liberamente e del tutto legittimamente manifestano?
Se davvero fosse così
allora, oltre a chiedersi come fa un personaggio simile a rivestire
cariche di responsabilità nell'ANPI, sarebbe il caso di iniziare a
preoccuparsi seriamente.