Il Museo di Arti Primarie di Savona (al piano superiore del Mercato Civico) ospita una interessante raccolta di opere giapponesi sospese tra artigianato tradizionale e arte.
Giuliano Arnaldi
La pelle dell'anima: Giappone
I boro (letteralmente stracci) sono il prodotto di un’azione artistica più che artigianale, austera e immaginifica, istintiva ma non casuale: legati autenticamente all’idea della vita di quel popolo, ma insieme ricchi di quella valenza archetipica che li fà sentire oggi di grande attualità.
Le Tairyo Bata sono delle rare bandiere di cotone - dipinte a mano - che venivano offerte ai proprietari dei pescherecci da parenti ed amici all’inizio della stagione come augurio per una fruttuosa pesca.
Di solito riportano il nome della barca, di chi le ha fatte realizzare, oltre ad una serie di frasi beneauguranti.
Vista la loro generosa dimensione, venivano originariamente utilizzate anche per comunicare tra barca e terraferma, ma in tempi più recenti solo durante il varo della barca o come elementi decorativi durante le celebrazione per il Nuovo Anno.
i Kimono dei pompieri di Tokio e le bamboline Oshie, pur con un linguaggio artistico a cui siamo più abituati ci sembrano in sintonia con l’idea - che abbiamo raccolto nella sezione “la pelle dell’anima” - di considerare i tessili pensati come segno di identità e di appartenenza una seconda pelle, appunto la pelle dell’anima.
Giuliano Arnaldi
La pelle dell'anima: Giappone
I boro (letteralmente stracci) sono il prodotto di un’azione artistica più che artigianale, austera e immaginifica, istintiva ma non casuale: legati autenticamente all’idea della vita di quel popolo, ma insieme ricchi di quella valenza archetipica che li fà sentire oggi di grande attualità.
Le Tairyo Bata sono delle rare bandiere di cotone - dipinte a mano - che venivano offerte ai proprietari dei pescherecci da parenti ed amici all’inizio della stagione come augurio per una fruttuosa pesca.
Di solito riportano il nome della barca, di chi le ha fatte realizzare, oltre ad una serie di frasi beneauguranti.
Vista la loro generosa dimensione, venivano originariamente utilizzate anche per comunicare tra barca e terraferma, ma in tempi più recenti solo durante il varo della barca o come elementi decorativi durante le celebrazione per il Nuovo Anno.
i Kimono dei pompieri di Tokio e le bamboline Oshie, pur con un linguaggio artistico a cui siamo più abituati ci sembrano in sintonia con l’idea - che abbiamo raccolto nella sezione “la pelle dell’anima” - di considerare i tessili pensati come segno di identità e di appartenenza una seconda pelle, appunto la pelle dell’anima.