TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 12 giugno 2012

Elementi libertari nel Risorgimento livornese e toscano




Circolo Culturale "Errico Malatesta" con la collaborazione del Comitato Livornese per la promozione dei valori risorgimentali

Giovedì 14 Giugno ore 17
Sala consiliare della Provincia di Livorno

Presentazione del volume:

Elementi libertari nel Risorgimento livornese e toscano

Atti del convegno di studi organizzato nel marzo 2010 dal Circolo Culturale "Errico Malatesta"

Quella che si propone è una ricerca sulle commistioni tra Risorgimento e primo movimento operaio, sugli spunti libertari e le radici dell'anarchismo a dimensione "italiana".

Al centro di questi studi c'è la Toscana del primo Ottocento, cuore politico e culturale, ma anche luogo di movimenti collettivi legati ai grandi cambiamenti economici in atto. Un Risorgimento popolano e refrattario, più sovversivo che patriottico. Una realtà politica e sociale interessantissima e poco conosciuta: la diffusione dei circoli libertari a Prato, nella zona apuana e a Livorno; i contatti dei libertari toscani con mazziniani e  garibaldini; il messaggio inequivocabilmente libertario di Pisacane, la visita di Bakunin a Livorno e i suoi incontri e scontri con Mazzini e Guerrazzi e, ancora, la partecipazione ai tanti eventi insurrezionali, dagli assalti alle guarnigioni, agli attentati, alle rivolte contro il carovita. E poi i fogli di agitazione, i giornali, i luoghi di ritrovo, la presenza attiva delle donne, i primi nuclei sindacali, i locali da ballo.

In breve una lettura inedita del Risorgimento, diversissima da quella elitaria consegnatoci dalla storiografia più consueta.