TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 10 novembre 2015

Contro L’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità.



Contro L’infelicità.
L’Internazionale Situazionista e la sua attualità.


MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove –
Metropoliz_città meticcia - Roma
Via Prenestina, 913 – 00155 Roma
sabato 14 novembre 2015, ore 17,00

Insieme al curatore, Stefano Taccone, ne discuteranno Teresa Macrì, docente di Fenomenologia delle Arti Contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Roma,Nicolas Martino, redattore di “alfabeta2”.

L'Internazionale Situazionista costituisce sicuramente uno dei più rilevanti e significativi quanto complessi e controversi capitoli della vicenda delle avanguardie. La sua parabola colpisce per il desiderio di radicalità e coerenza assolute, per l'incrollabile determinazione dei suoi protagonisti nel procedere convinti di rappresentare il "grado più alto della coscienza rivoluzionaria internazionale", per il rifiuto di ogni mediazione o adattamento e la tendenza a infrangere qualunque separazione, a cominciare da quella tra arte e vita. Concetti quali "costruzione di situazioni", "deriva", "détournement", "psicogeografia", "urbanismo unitario", e la centralità di tematiche come il superamento dell'arte, la critica della società dello spettacolo e la reinvenzione della rivoluzione testimoniano il fascino e la ricchezza delle riflessioni e delle intuizioni di quel movimento, otre a costituire le fondamenta di una fortuna sopravvissuta ben oltre la sua fine ufficiale. 

Da gennaio a maggio del 2013 il BAD Museum di Casandrino (Napoli) ha realizzato il progetto Far retrocedere dappertutto l'infelicità, curato da Stefano Taccone. Costituito da una mostra documentaria e da un ciclo di conferenze, ha coinvolto alcuni tra i maggiori studiosi del movimento situazionista a livello internazionale. I loro interventi, ora raccolti in un volume edito da Ombre Corte (Verona, 2014), ne restituiscono non solo la vivacità e la pluralità dei metodi e delle interpretazioni, ma anche la straordinaria attualità, sia sul piano della teoria dell'arte che su quello dell'analisi politica.

Gli autori: Pino Bertelli, Enea Bianchi, Martina Corgnati, Sergio Ghirardi, Anselm Jappe, Gianfranco Marelli, Enrico Mascelloni, Pasquale Stanziale

Il curatore: Stefano Taccone (Napoli 1981) è critico d’arte e dottorando in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato le monografie  Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, Salerno, 2010); La contestazione dell'arte(Phoebus, Casalnuovo di Napoli, 2013). Collabora con la rivista “Segno”.