TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 19 febbraio 2019

Carlo Merello. Vuoti a perdere




CARLO MERELLO
Vuoti a perdere 2005

20 febbraio - 15 marzo 2019
a cura di Sandro Ricaldone

Entr'acte
via sant'Agnese 19R – Genova

orario:
mercoledì-venerdì 16-19
inaugurazione:
mercoledì 20 febbraio, ore 17,30

Dal 20 febbraio al 15 marzo Entr’acte presenta una mostra personale di Carlo Merello, Vuoti a perdere, in cui sono raccolti alcuni lavori del ciclo omonimo, realizzato nel 2005, che si compone di immagini fotografiche associate a incisioni su cristallo evidenziate dall’ombra riflessa.
Annotava all’epoca l’autore:
Nelle città esistono vari tipi di edifici; alcuni sono adatti ad un uso privato, altri progettati per un uso pubblico.  Gli edifici che hanno funzioni pubbliche sono normalmente uffici, ospedali, scuole, caserme, ipermercati, opifici e altri dello stesso tipo.
Il progetto “Vuoti a perdere” prende in esame questi edifici nel momento in cui la loro vita attiva è terminata, quando il pubblico che animava i loro ambienti non esiste più, quando la funzione per cui sono nati è cessata e nei loro ambienti rimane soltanto l’aura di una vita trascorsa.
Questi vuoti raccontano, col silenzio e l’assenza dell’essere, lo sgomento del nulla; così come il corpo umano, svuotato della propria vita racconta di materia inerte, inconsistente e vacua.
Il confronto con le due assenze è il dialogo muto che si concreta sulla pagina bianca mediante l’ombra che scaturisce dal vetro inciso quando la luce lo investe.

Carlo Merello è nato a Genova nel 1950. Architetto, lavora nel complesso delle arti visive.
Opere del ciclo Vuoti a perdere sono state esposte in precedenza all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (2005) e presso la Galleria Il Mosaico di Chiasso (2010). In occasione della mostra di Madrid è stato pubblicato dalle edizioni La Rosa Alata il volume Buio sottovetro, con testo critico di Viana Conti.

L’insieme del suo lavoro, iniziato nei primi anni ’70, è documentato nel sito web http://www.carlomerello.it/.