TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 16 maggio 2021

Quando gli operai arabi e ebrei lottavano insieme. Storia del movimento operaio in Palestina (1906-1948)

 


Giorgio Amico

Quando gli operai arabi e ebrei lottavano insieme. Storia del movimento operaio in Palestina (1906-1948)

In un momento tragico come l'attuale, molti sui media prendono posizione contro la presenza ebraica in Palestina, qualificandola sbrigativamente come una invasione avvenuta dopo la fine della seconda guerra mondiale e permessa dalle grandi potenze come una sorta di risarcimento per la Shoah. Nulla di più falso. Prima di tutto perché una consistente presenza ebraica in Palestina non cessò mai neppure dopo l'invasione araba del VII secolo dC. E poi perchè la potenza occupante, la Gran Bretagna, fece di tutto, come dimostra il caso della nave Exodus, per impedire che molti dei sopravvissuti dai campi di sterminio nazisti raggiungessero nel 1946 la comunità ebraica già presente. 

Comunità composta in larga parte da operai e contadini, che dopo la prima guerra mondiale avevano costituito sindacati e partiti assai combattivi. Una attività di organizzazione che si era presto estesa anche ai lavoratori arabi creando non pochi timori nell'amministrazione inglese e nel notabilato semifeudale arabo.Un libro, uscito qualche anno fa per le edizioni dell'Università di Berkeley, ricostruisce questa storia del tutto sconosciuta in Italia. Ne consigliamo la lettura, peraltro assai avvincente, a chi ha anche solo una media conoscenza della lingua inglese.

Il libro esplora il pensiero e la pratica dell'ala sinistra del movimento sionista, e in particolare i suoi rapporti con lavoratori arabi. In particolare si ricostruisce dettagliatamente la lunga e complessa storia degli sforzi del movimento operaio sionista per organizzare i lavoratori arabi sotto la sua tutela, i dibattiti che accompagnavano quel progetto e le contraddizioni che spesso questo comportava, in particolare con il partito comunista, allora esclusivamente composto da ebrei, ma fortemente antisionista.

Il libro ricostruisce anche le posizioni e le azioni dei lavoratori arabi, dimostrando chiaramente come questi non fossero oggetti passivi della attività delle organizzazioni sindacali ebraiche, ma protagonisti a pieno titolo delle lotte del nascente movimento operaio ebraico-palestinese. .

Una parte importante del libro è dedicata poi a una ricostruzione approfondita della storia del sindacato ferrovieri, il più forte e avanzato politicamente dei sindacati allora esistenti.


Il libro è scaricabile gratuitamente a questo link:

https://libcom.org/files/Comrades%20and%20Enemies%20Lockman.pdf