TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 20 maggio 2023

Italo Calvino a Parigi

 


Nel mare di pubblicazioni, in uscita o già in libreria, in occasione del centenario della nascita dello scrittore, il libro di Fabio Gambaro colma un vuoto. E lo fa con una leggerezza di scrittura che rende la lettura estremamente piacevole, senza mai scadere nel cronachistico. Un libro che consiglio a chi ama Calvino.

"Italo Calvino visse a Parigi per tredici anni, dal 1967 al 1980. Fu un periodo fondamentale per lo scrittore, sul piano personale e su quello letterario. La conoscenza approfondita della cultura francese di quegli anni (Parigi era la capitale della Nouvelle Vague, degli intellettuali engagés, dello strutturalismo, della psicoanalisi), e in particolare gli stretti legami con il gruppo dell'Oulipo (di cui facevano parte Raymond Queneau e Georges Perec) e con Roland Barthes, hanno impresso un'evoluzione fondamentale al suo lavoro e alla sua visione della letteratura.

In quegli anni nascono Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati e Se una notte d'inverno un viaggiatore, romanzi molto innovativi, che suscitarono non poche discussioni sulla "deriva francese" dello scrittore.

Per Calvino, Parigi era al contempo un rifugio, un luogo d'esilio e di creazione letteraria, come si legge nel suo Eremita a Parigi. Per certi versi, la capitale francese diventa anche una fonte d'ispirazione. E non a caso se ne ritrovano le tracce in alcune delle sue opere, ad esempio nei racconti di Palomar.

Fabio Gambaro si concentra su questo periodo cruciale della biografia di Calvino per far luce su un'esperienza essenziale ma poco conosciuta dell'autore del Barone rampante. Senza dimenticare che gli anni francesi di Calvino evocano gli ambienti intellettuali parigini, quando la ville lumière era la vera capitale mondiale della cultura. In questa prospettiva, lo sguardo dello scrittore italiano sulla città si rivela ancora oggi acuto e stimolante".

(Dalla quarta di copertina)


Fabio Gambaro
Lo scoiattolo sulla Senna
L'avventura di Calvino a Parigi
Feltrinelli 2023