TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 12 ottobre 2023

A proposito di un graffito antisemita attribuito a Banksy

 

Si può discutere della questione palestinese, delle responsabilità e delle colpe dei governi israeliani, della condizione terribile in cui molti palestinesi sono da decenni costretti a vivere, di tutto quello che si vuole. Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole e di sostenere le sue idee. E' la base stessa della convivenza civile e della democrazia.

Ma equiparare la condizione dei bambini palestinesi oggi a quella dei bambini ebrei nei campi di sterminio, rappresenta una tale mancanza di cultura storica, una menzogna così grande che non ci può essere confronto possibile.

Ho amici di ogni idea politica, anche di destra, che rispetto e con cui mi confronto volentieri pur sapendoli lontanissime dalle mie idee. Ma gli antisemiti, soprattutto quelli di sinistra, no. Con loro non voglio avere alcun rapporto.

Mi ripeto, sarete anche andati ad Auschwitz, celebrerete pure la Giornata della Memoria, ma se mettete sullo stesso piano la condizione dei bambini ebrei nei campi di sterminio con quella dei bambini palestinesi oggi, vuol dire che non avete capito nulla. Vi scandalizzate se qualcuno accosta le foibe o il gulag ai crimini nazisti, dite, giustamente, che non sono fenomeni paragonabili, ma quando si tratta di Israele allora i distinguo non valgono più.

Vergognatev