TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 12 marzo 2010

Alla scoperta del convento di San Giacomo




Sabato 13 marzo – ore 14,45

“Alla scoperta dei quattrocenteschi chiesa e convento di S. Giacomo e
discesa fino alla sottostante insenatura di Miramare”.


Visita guidata dalla Consulta Culturale Savonese (organizzazione di coordinamento delle
quattro associazioni A Campanassa, Istituto di Studi Liguri, Italia Nostra e Società di Storia
Patria). Patrocinio dell’Assessore a Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Savona.
Ritrovo in cima a Salita S. Giacomo, ore 14,45.



Sabato 13 marzo la Consulta Culturale Savonese (organizzazione di coordinamento e di comune politica culturale delle quattro associazioni A Campanassa, Istituto Internazionale di Studi Liguri-sezione Sabazia, Italia Nostra-sezione di Savona e Società Savonese di Storia Patria organizza una visita guidata critico-propositiva storico-paesistico-architettonicaurbanistica del complesso della chiesa e del convento di S. Giacomo e della collina circostante (sulla cui sommità furono costruiti, nel 1472, la chiesa e il convento), che strapiomba a picco sull’insenatura di Miramare (dove nel 1912 furono installati gli impianti delle funivie portuali Savona-S.Giuseppe, che nel corso dell’anno saranno trasferiti nella darsena alti fondali).
La visita a S. Giacomo viene effettuata con la collaborazione e il patrocinio dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e al Patrimonio del Comune di Savona.
S. Giacomo e Miramare vanno oggi visti in un contesto unitario, dove il recupero del complesso monumentale dovrà avvenire nel contesto della valorizzazione paesisticourbanistica della collina e della sottostante insenatura marittima.
La chiesa di S. Giacomo è l’unica chiesa medievale savonese rimasta intatta fino ai nostri giorni: riccamente decorata anche con cicli di affreschi, dotata di una stupenda copertura a capriate di legno, si specchia tutt’oggi nell’insenatura di Miramare, oggi come avveniva dal 1472 al 1912, per 450 anni ininterrotti (prima che nel 1912 venissero installati gli impianti per lo sbarco del carbone).
Sarebbe necessario giungere al più presto a un recupero del complesso di S. Giacomo (proprietà comunale) e di tutta la collina circostante (compreso il grande edificio Liberty dell’ex-albergo Miramare, proprietà della Provincia di Savona), fino all’insenatura che per pochi mesi ancora è occupata dalle strutture funiviarie (quest’anno, dopo un secolo, le Funivie si trasferiranno nella darsena Alti Fondali e le loro strutture di Miramare saranno rimosse:
Sarà tra l’altro necessario che sulle pendici di tutta la collina di S. Giacomo-Miramare non sorgano nuove costruzioni e che nell’ambito della nuova passeggiata tra Savona e Albissola vengano previsti anche ascensori per raggiungere più facilmente S. Giacomo (anche nei pressi di salita Beato Ottaviano, nei pressi del ponte quattrocentesco finanziato da Papa Sisto IV, savonese, proprio per raggiungere più comodamente il complesso di S. Giacomo.
Bisognerà anche evitare che l’insenatura di Miramare subisca intombamenti, in futuro, che altererebbero irrimediabilmente quel magico equilibrio tra terra, cielo e mare, ben evidente nel disegno prospettico di Orazio Grassi (1627): qui si potrebbe realizzare facilmente un porto turistico atto ad ospitare pure grandi yacht; l’immediatamente sovrastante ex-albergo Miramare potrebbe essere convertito in una struttura alberghiera o residenziale al servizio del porto, senza necessità di costruire nuovi edifici.



S. Giacomo e Miramare costituiscono un aspetto molto particolare della Città di Savona:
lassù, sulla collina ancora in gran parte libera dal cemento, sorge un notevole complessomonumentale, con l’unica chiesa medievale di Savona ancora intatta, con il pontile tra il presbiterio e la navata (struttura architettonica ormai molto rara in Italia e pressoché unica in
Liguria), le tre navate (in realtà le navate laterali erano strutturate come cappelle gentilizie private), l’abside con gli affreschi cinquecenteschi del Semino, i due chiostri con residui di affreschi del Ratti e lo stupendo soffitto a capriate lignee della navata centrale, oltre naturalmente ai locali del convento (per non parlare poi del ricco apparato pittorico che decorava le cappelle delle famiglie più importanti di Savona, per le quali S. Giacomo era un po’ come la S. Croce di Firenze: opere in parte sopravvissute alla soppressione ottocentesca del convento e in parte conservate nella Pinacoteca Civica di Savona).
S. Giacomo, con i suoi giardini posti davanti al complesso monumentale, costituisce tra l’altro un punto panoramico eccezionale, un vero balcone aperto sulla Città e sul Porto, da Capo Vado al Capo Torre di Albisola.
Sotto al complesso della chiesa e del convento si sviluppa ancora nel verde la collina, degradante verso il mare, con il grande complesso ottocentesco dell’ex-albergo Miramare messo in vendita proprio in questi giorni dall’Amministrazione Provinciale: una struttura che potrebbe certamente avere un futuro turistico una volta acquisito da privati “intelligenti”che lo riaprano al turismo, recuperando tale eccezionale struttura immersa nel verde e sospesa sul
mare, evitando così nuove cementificazioni della costa e della collina. In fondo, sul mare, si apre l’insenatura di Miramare, con lo specchio acqueo che sarà prossimamente possibile liberare dalle sovrastrutture portuali e industriali: da lì potrebbe nascere una serie di nuove funzioni e nuove potenzialità per la nostra Città, con il fronte mare di Levante incastonato alle due estremità da S. Giacomo-Miramare ad Est e dal Priamàr ad Ovest.
Nell’ambito del ciclo degli incontri dedicati al futuro degli “edifici” storici della Città di Savona verrà quindi effettuata sabato la visita guidata a una delle maggiori opportunità che la nostra Città ha per valorizzare il proprio settore di Levante: S. Giacomo e Miramare, visti in un contesto strettamente unitario, sono un patrimonio eccezionale per Savona, ma da troppi anni sono trascurati e in abbandono, a parte i limitati interventi sul campanile e sulle coperture degli edifici del convento, attuate in questi ultimi anni.
La situazione attuale per S. Giacomo è comunque gravissima: dopo il settembre 2008 (penultimo sopralluogo effettuato sul posto) è crollata l’intera ala settentrionale del secondo chiostro, come appurato durante il sopralluogo compiuto a S. Giacomo dalla Consulta Culturale Savonese nel mese di dicembre 2009 assieme all’Assessore a Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Savona e a un funzionario del Servizio Stabili del Comune.
Il tetto dell’antica chiesa, inoltre, non è stato rifatto e si trova in una condizione impressionante: sopra alle antiche capriate lignee sono presenti buchi nella copertura, attraverso i quali si vede il cielo.
Sarà necessario prenderne atto, tutelarne il presente e progettarne il futuro, prima che sia troppo tardi.
Altrimenti è inutile che la nostra città si fregi di motti tipo “Savona, la città dei Papi”, quando si lascia andare in rovina uno dei principali monumenti voluto proprio da papa Sisto IV della Rovere, savonese.
Tutto questo sarà evidenziato ed illustrato nel corso della visita guidata critico-propositiva “Da S. Giacomo a Miramare” che la Consulta Culturale Savonese terrà sabato 13 marzo, con la collaborazione e il patrocinio dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e al Patrimonio del Comune di Savona.