TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


mercoledì 22 febbraio 2017

Centre Européen Pour l’Improvisation. Rencontre



Giovedì 23 febbraio – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo,Via San Vitale 63 Bologna

ore 20.30
presentazione CEP–Centre Européen Pour l’Improvisation (Puget-Ville, Provenza)
incontro con Barre Phillips (presidente e fondatore CEPI)

ore 21.15
RENCONTRE
sempre prima assoluta
a cura di Salvatore Panu

CEPI
Centro Europeo Per l'Improvvisazione
http://european.improvisation.center



Il CEPI ha sede in Provenza, a Puget-Ville, nello stabile di fianco alla Cappella di Santa Filomena (XI° sec.) e ha come finalità l'incontro attorno alla creazione attraverso l'improvvisazione. L'improvvisazione è, oggi più che mai, indispensabile come spazio di incontro fra gli esseri umani, che siano artisti o che provengano da altre discipline come le scienze, la filosofia, etc.. indispensabile perché l'improvvisatore, che si realizza lavorando insieme agli altri, non ha degli “a priori”, non ha un “programma” prestabilito che cerca di piazzare ma partecipa al lavoro istintivamente, in uno stato di “lâcher-prise”. E' così che vengono scoperti nuovi mezzi e nuove forme di creazione, nuove combinazioni delle forze umane.
Barre Phillips, 2016

Attualmente presidente del CEPI, Barre Phillips è musicista improvvisatore riconosciuto a livello mondiale. La sua registrazione del 1969 "Unaccompanied Barre" è stato il primo disco di contrabbasso solo nella storia dell'improvvisazione musicale. Nominato Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere nel 1988, Barre Phillips lavora in ambito jazzistico e dell'improvvisazione musicale da più di 50 anni. Lo stesso dicasi per il cinema (in particolare con Robert Kramer, Jacques Rivette), il balletto (Carolyn Carlson), il teatro (Antoine Bourseiller). Ha registrato circa 200 dischi e CD di cui 40 a proprio nome. (per approfondimenti: www.barrephillips-emir.org). Nella sua lunga arriera ha suonato dagli anni Sessanta in poi con Eric Dolphy, Jimmy Giuffre, Archie Shepp, Peter Nero, Attila Zoller, Lee Konitz and Marion Brown, Dave Holland, John Surman, Stu Martin, stabile con la London Jazz Composers Orchestra diretta da Barry Guy, con Ornette Coleman, Peter Kowald, Joëlle Léandre, Derek Bailey, Theo Jörgensmann, Aurélien Besnard, Peter Brötzmann, Evan Parker, Joe Maneri, Paul Bley, etc, etc...



Cos'è l'ìmprovvisazione?

Improvvisare: comporre senza preparazione sul momento e “in campo”. Noi tutti, nel nostro quotidiano, improvvisiamo senza rendercene conto. Quando durante una conversazione fra due o più persone la parola insorge nel momento: essa è come improvvisata... Ognuno utilizzando le sue conoscenze, le sue esperienze, può nutrire questo “via vai”. Le regole non sono prestabilite. C'è solo la necessità di una logica che permette lo scambio. Da una cinquantina d'anni alcuni musicisti utilizzano questo metodo, questa “conversazione”, per creare insieme.

Perché un centro per l'improvvisazione?

Oggi in Europa ci sono dei luoghi e delle residenze dedicate all'improvvisazione nel campo della musica e della danza. Tuttavia nessuno di questi centri è completamente specializzato al fine di sviluppare un lavoro essenzialmente pluridisciplinare. In effetti attualmente in numerosi ambiti (matematica, filosofia, etc...) il concetto di improvvisazione è molto studiato per la rilevanza che può avere per esempio in relazione ai meccanismi dell'intuizione. Il CEPI sarebbe un luogo di incontro unico in Europa che permetterebbe scambi e lavori di ricerca fra musicisti, scienziati, matematici, filosofi, etc... senza escludere ovviamente i processi creativi delle singole discipline. Questa trasversalità aprirebbe nuove strade tramite concerti, conferenze, incontri, attività didattica di alto perfezionamento, documentazione e archivi.