TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 13 agosto 2018

E' morto Ugo Tombesi



E' morto Ugo Tombesi


E così in silenzio, se ne è andato anche Ugo. Con grande discrezione, come aveva vissuto la sua vita. Una vita impegnata, schierata, ma senza declamazioni o gesti sopra le righe. Ugo era così. Anche negli anni caldi, negli anni giovani che ci hanno visto infischiarcene delle regole e dei limiti, non abbiamo sentito mai Ugo alzare la voce. La sua era una forza tranquilla. Proprio per questo sentivi di poterti fidare. Ugo non gridava slogan, ma c'era sempre. Era uno serio, in un mare di chiacchieroni. E seri erano stati i suoi studi, mai interrotti, serie le letture, calvinista il suo impegno politico e sindacale, profondamente cattolica nel senso autentico del Concilio la sua visione della vita.
Con Ugo abbiamo condiviso gli anni della speranza. E poi, un po' più distaccati (eravamo diventati grandi nel frattempo, c'erano le famiglie e il lavoro) anche gli anni del disincanto e della sconfitta. Anni pesanti, che ancora non sono finiti. Tempi difficili, duri da vivere, ma non abbastanza da fargli perdere la convinzione profonda che l'uomo può essere migliore e la speranza che un giorno lo diventerà davvero.
Ugo non ha visto quel giorno. E forse nessuno della nostra generazione lo vedrà. Ma ci abbiamo provato e questo è gia tanto.
Ciao, Ugo, riposa tranquillo. Hai fatto quello che dovevi, ti sei mantenuto umano in un mondo feroce. Non ti dimenticheremo.