TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 21 agosto 2020

Quando un albisolese scoprì il Texas. Vita e avventure di Giovanni Battista Schiappapietra.




Giorgio Amico

Quando un albisolese scoprì il Texas. Vita e avventure di Giovanni Battista Schiappapietra.

Nel 1627, esattamente il giorno del signore 15 novembre, in quella che è oggi conosciuta come Albisola Superiore, ma che i documenti del tempo indicano semplicemente come Arbizola, nasce Giovanni Battista Schiappapietra, da Bartolomeo e Battistina Badi, piccoli proprietari terrieri. Il bimbo viene battezzato presso la parrocchia di San Nicolò. Giovanni Battista perde presto i genitori, la madre muore, già vedova il 24 marzo del 1638 e il ragazzo, allora dodicenne parte per la Spagna alla ricerca del fratello maggiore che là viveva dopo aver preso gli ordini. Un altro fratello era già morto.

Perché raccontiamo questa storia che può sembrare una storia come tante del tutto priva di interesse? Semplicemente perché, cosa poco conosciuta agli stessi albisolesi, quel ragazzino che a dodici anni parte per la Spagna, si trasferirà poi in Messico e sarà il primo a descrivere nei dettagli quel territorio allora misterioso e sconosciuto che oggi chiamiamo Texas.

Riprendiamo il racconto. Arrivato in Spagna e ricongiuntosi con il fratello Nicola, Giovanni Battista decide a sua volta di seguire la carriera ecclesiastica e inizia a studiare per diventare sacerdote. Ma non è quella la sua vera strada e il giovane se ne accorge presto. Dopo alcuni anni di studi intensi in cui acquisisce una profonda cultura classica, il giovane viene preso dallo spirito di avventura. Non sappiamo perchè, forse storie d'amore, forse i racconti che sente da chi era stato nel Nuovo Mondo e lo descriveva come un luogo straordinario pieno di meraviglie. Comunque sia andata, Giovanni Battista, ventenne, parte per il Messico, come soldato di ventura al soldo del re di Spagna. Il suo bagaglio è minimo, lo ricorderà egli stesso nelle sue memorie: uno stocco, una spada, una pistola, una cotta di maglia. Insomma, tutto quello che serve a un soldato.

Ma il suo destino non è quello, non sarà né prete né soldato. Arrivato nel Nuovo Mondo, dove spagnolizza il suo nome in Juan Bautista Chapa, (Schiappapietra in dialetto si dice Sciappapria, dunque il passaggio da Sciappa a Chapa è breve)  egli si fa notare non per le sue doti militari, ma per la sua profonda cultura, tanto che il Governatore Zavala, profondamente impressionato da quel giovane tanto dotato, lo prende al suo servizio come suo segretario. Da lì inizia la fortuna di Chapa. Per quarant'anni egli serve come segretario e storico ufficiale del governo spagnolo. In questa veste accompagna diverse spedizioni a Nord, oltre il Rio Bravo, nei territori che oggi sono conosciuti come Texas. Sono spedizioni di guerra contro gli indiani che spesso scendono a sud ad attaccare I villaggi spagnoli, ma sono anche missioni esplorative perché al re di Spagna interessa scoprire se quei territori offrono opportunità si sfruttamento economico a partire dalle miniere d'oro e d'argento di cui gli spagnoli sono da sempre alla ricerca.

Chapa tiene I diari di quelle spedizioni, racconta minuziosamente quello che vede, descrive i luoghi, gli abitanti, gli animali. Resta in particolare colpito dai costumi sessuali, molto liberi per uno spagnolo, delle donne indiane e da uno strano animale,  un grande bovino peloso che in Europa non si conosce, il bisonte.

Quei diari di viaggio, assieme ad altri materiali diventano un libro importante la Historia del Nuevo Reino de León de 1650 a 1690 pubblicato anonimo. E' il primo studio sistematico di quei territori, ricchissimo di notizie e di informazioni.Solo nel secolo scorso studiosi americani ne attribuiranno con certezza la paternità a Chapa.

La sua sarà una vita lunga e ricca di soddisfazioni. Egli sposerà Beatriz Olivares de Treviño, figlia di uno dei più importanti aristocratici di Monterrey da cui avrà sei figli, quattro maschi e due femmine . Morirà nel Nuevo León nel 1695 a 68 anni, ricco e stimato.