TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 18 febbraio 2022

Juan Breá e Mary Low. Una storia d'amore in due poesie


Juan Breá e Mary Low. Una storia d'amore in due poesie 

Oltre che politica e artistica, quella fra Juan Breá e Mary Low fu un'intensissima storia d'amore, durata otto anni e interrotta solo dalla tragica morte di Juan nel 1941. Lui allora aveva 36 anni, lei appena 29.Due poesie raccontano questa storia. La prima di Breá canta il loro primo incontro a Parigi nel 1933, la seconda il ricordo struggente diMary Low per l'amante perduto.


Juan Breá

For Mary Low

The moon up to her knees in the water

to go through the river;
you, up to your waist in the guitar
to go through the night;
I, up to my neck in the tavern
to go through life.
Lend to the pines some castanets
and with their green music
paint me the sadness of the last subway train -
or we shall go on foot.

Paris, 1933

Per Mary Low

La luna fino alle ginocchia nell'acqua

per attraversare il fiume;
tu, fino alla vita nella chitarra
per attraversare la notte;
io, fino al collo nella taverna
per attraversare la vita.
Presta ai pini delle nacchere e con la loro verde musica
dipingimi la tristezza dell'ultimo treno della metropolitana -
o andremo a piedi.

Parigi, 1933


Mary Low

Tú vives en mí

Tú vives en mí:

algunos gestos tuyos
me han sido devueltos, regalos de tu ausencia,
dulces ahora de tanta lejanía,
pálidos de nostalgia
como el canto de un país de entonces;
gestos que untan de tu presencia mi manera de ser
y pintan como joyas las sencillas actitudes de mis días.
Tú hablas en mí:
el acento de mi voz, cual lluvia,
se hunde en tus oscuros y palpitantes tonos,
en tu aliento manchado de deseo,
en las hondas y ardientes aguas de tus palabras.
Tú voz sube en mí
como una marea de lunas morenas
y me parece oír
rastros de música grave.
Tú piensas en mí:
como la ruta de un meteoro de sangre
cruzas mi horizonte entre sueños —
fuga y fuego y fulgor—
y tu pensamiento surge desde el fondo
de los mares olvidados,
brotando a la superficie como una extremada flor
entre mis manos sorprendidas por su caricia.

Alquimia del recuerdo, Editorial Classic, La Habana, 1946.


Tu vivi in me

Tu vivi in me:

alcuni dei tuoi gesti
mi sono stati restituiti, regali della tua assenza,
dolci ora da così tanta distanza,
pallidi di nostalgia
come la canzone di un paese di quel tempo;
gesti che riempiono della tua presenza il mio modo di essere
e dipingono come gioielli i semplici atteggiamenti dei miei giorni.
Tu parli in me:
l'accento della mia voce, come la pioggia,
affonda nei tuoi toni scuri e palpitanti,
nel tuo respiro macchiato di desiderio,
nelle acque profonde e ardenti delle tue parole.
La tua voce sale in me
come una marea di lune scure
e mi sembra di sentire
tracce di musica bassa.
Tu pensi a me
come il percorso di una meteora di sangue
attraversi il mio orizzonte tra i sogni -
fuga e fuoco e bagliore -
e il tuo pensiero nasce dal profondo
dei mari dimenticati,
salendo in superficie come un fiore estremo
tra le mie mani sorpreso dalla sua carezza.

[Traduzione nostra]