Anni difficili (1937-1941)
Anni difficili (1937-1941)
Tornati in Francia, praticamente senza mezzi certi di sussistenza, la coppia soffrì gravi problemi finanziari, mentre assisteva alla rapida degenerazione della rivoluzione in Spagna a causa della politica staliniana. Ciò rendeva politicamente importante lasciare una testimonianza diretta di ciò che stava accadendo per controbattere la campagna di menzogne contro anarchici e poumisti, sviluppata dai partiti comunisti su direttive di Mosca e in cui particolare rilievo rivestirà l'italiano Palmiro Togliatti, già uomo di punta di Stalin in Spagna e tra i responsabili a livello politico dell'assassinio degli italiani Berneri e Barbieri e del sequestro e dell'eliminazione dello stesso segretario del POUM Andrés Nin.
Dopo i sei mesi passati a Barcellona sia Juan Breá che Mary Low non nutrono più speranze nella vittoria della rivoluzione. Entrambi hanno ormai chiaro come, chiunque avesse vinto la guerra, la rivoluzione fosse ormai sconfitta. È quello che qualche mese dopo scoprirà George Orwell, anche lui combattente nelle milizie del POUM, a sua volta costretto a abbandonare la Spagna per sfuggire alle minacce di morte degli stalinisti. In quattro o cinque settimane di lavoro intensissimo Mary Low scrive The Red Spanish Notebook, traducendo in inglese e riadattando le più significative corrispondenze dai fronti di Breá già apparse sulla stampa poumista, a cui aggiunge una serie di suoi folgoranti contributi che fotografano con estrema vivezza la vita quotidiana nella Barcellona rivoluzionaria e il rapido processo di normalizzazione in atto. Il libro esce a Londra nella primavera del 1937 grazie all'aiuto di C.L.R. James, famoso giornalista di cricket e attivissimo militante trotskista che scrive anche una breve prefazione. A settembre i due si sposano e si trasferiscono per alcuni mesi a Cuba.
Agli inizi del 1938 la coppia fa ritorno in Europa, risiedendo prima a Parigi e poi a Praga dove stringono stretti rapporti di amicizia e collaborazione con il vivace movimento surrealista attivo nella capitale cecoslovacca. A Praga pubblicano in francese un libro di poesie surrealiste, La saison des flûtes, firmato da entrambi. Al momento dell'occupazione della città da parte dei nazisti la copia viene immeditamente arrestata. Lo storico spagnolo Guillamón ricorda come Mary, ormai ottantenne, avesse mantenuto un ricordo indelebile di quei giorni:
«In ogni caso, il ricordo predominante delle loro esperienze durante la fuga da Praga era un ricordo di profondo terrore. Terrore che iniziò con l'occupazione delle strade di Praga da parte delle truppe tedesche, terrore che aumentò con la spettacolare incursione nel quartiere dove vivevano, che divenne claustrofobico durante la loro detenzione e l'interrogatorio da parte degli ufficiali nazisti».
Un terrore a cui si mescolava l'ammirazione per il coraggio del suo compagno:
«Quando Mary ricordava l'atteggiamento donchisciottesco di Breá che, davanti all'ufficiale delle SS, cedeva la sua sedia a una donna ebrea, perché in sua presenza nessuna signora doveva rimanere in piedi; [...] o la sua risposta "Che crepi" al grido rituale di "Heil Hitler!"; Mary riusciva a commuovere e a trasmettere la sua ammirazione per il coraggio selvaggio e l'incoscienza di Breá di fronte al pericolo». (Agustín Guillamón, Mary Low, Poeta, trotskista y revolucionaria, Battaille socialiste, 2009)
I due riuscirono a salvarsi grazie ad un salvacondotto, fornito da un addetto culturale dell'ambasciata tedesca ammiratore della loro opera poetica. Potettero così rientrare a Parigi e da lì passare in Inghilterra prima che a causa della guerra le frontiere si chiudessero definitivamente. Nel febbraio 1940 si imbarcarono per L'Avana dal porto di Liverpool. Ma le traversie della coppia non erano finite. Poco dopo il loro arrivo a Cuba, Breá si ammalò gravemente di tetano e morì il 17 aprile 1941 a soli 36 anni.
5. continua