Il 29 Giugno 2011, Carcare, celebrerà un importante compleanno, il Centro Studi A.G. Barrili fondato nel 1981 festeggerà 30 anni di vita.
Un percorso culturale trentennale che, ha promosso Carcare e le sue iniziative oltre i confini delle valli del Bormida.
Il Centro Studi nasceva immediatamente dopo la conclusione dei lavori di restauro di Villa Maura, acquistata dal Comune di Carcare qualche anno prima dagli eredi della famiglia Barrili.
Una scelta amministrativa, voluta dalla giunta presieduta dal Sindaco Paolo Tealdi, seguita da vicino dall’Assessore Vittoriana Sardo Derapalino, rivelatasi ad oggi lungimirante garantendo alla cittadinanza un luogo dedicato per lo sviluppo e la diffusione della cultura e delle arti.
Museo e Archivio, periodicamente sotto la lente di ingrandimento della Soprintendenza ai beni Culturali, custodiscono un immenso patrimonio storico oggetto di continua valorizzazione.
In questo disegno si inserisce la presentazione del libro “La mano di Giove Sabazio”, un approfondimento monografico curato da Renato Breviglieri, dedicato allo studio di una statuetta in gesso raffigurante l’antica divinità conservata nel Museo Storico, unica copia esistente di un originale bronzeo rinvenuto nell’800 nella valle di Vado, regalato al Barrili dall’amico che la scoprì.
Il programma della celebrazione avrà luogo nei locali di Villa Barrili con inizio alle ore 18 e prevede la consegna di un riconoscimento alla Professoressa Vittoriana Sardo Derapalino; la donazione di due teche portabandiere per gentile concessione della Associazione Culturale A.G.Barrili di Cairo Montenotte; la presentazione del volume sopra citato. Contestualmente sarà possibile visitare il museo.
Mercoledì 29 Giugno ore 18.00 – Villa Barrili CARCARE
- Consegna riconoscimento Professoressa Vittoriana Sardo Derapalino
a cura del Centro Studi A.G. Barrili
- Donazione teche portabandiere risorgimentali
gentile concessione Associazione Culturale A.G. Barrili – Cairo M.tte
- Presentazione del libro “La mano di Giove Sabazio”
a cura dell’autore Renato Breviglieri (Centro Studi A.G. Barrili)