TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 24 febbraio 2014

La pratica della storia vivente



Eredibibliotecadonne, una Comunità che affonda le sue radici nel femminismo degli anni 70 e prende il nome dal progetto condiviso di far rivivere la biblioteca delle donne fondata in quegli anni,

sono liete di presentare, Mercoledì 26 p.v alle ore 18 presso la Libreria Ubik, la Pratica della Storia Vivente, un'esperienza di approccio innovativo e fecondo delle donne alla storia, che, grazie ad una visione che prende vita nell’ambito della politica della differenza sessuale, consente di andare oltre la mera oggettività della tradizione storiografica.

Parteciperà la Comunità di Storia Vivente di Milano che ha inventato la nuova pratica storica: interrogare il presente come il passato partendo da sé, facendo della vita e della soggettività della storica il principale oggetto d’indagine, la fonte primaria di ricerca.

Sarà presente Marirì Martinengo, savonese di nascita e da anni in relazione con le Eredi, autora del libro “La voce del silenzio”( EGIG, 2005), dal quale ha preso origine la Storia Vivente, che ha trovato riconoscimento teorico da parte della storica spagnola Maria-Milagros Rivera Garretas, la quale vi ha individuato una ‘proposta vivificatrice della storia’.


Danièle Sulewic al Circolo degli artisti di Albissola



Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta
Albissola Marina

1-16 marzo 2014

Inaugurazione: sabato 1 marzo ore 17.00
Orario: dalle 16.00 alle 19.00 (lunedì chiuso)


Danièle Sulewic nasce a Parigi nel 1950
Studia all' Accademia di Belli Arti Bezalel di Jerusalem
Vive in Liguria dal 1973

Dal 1975 ha realizzato varie mostre elaborando ricerche sulla memoria con diversi materiali ( argilla, stoffe, resine, oggetti... ecc ) in numerose città italiane ( Albisola, Savona Genova, Centro culturale San Luigi dei francese, Roma, magazzini del Sale, Siena...), a Parigi ( UNESCO ), Zagabria, Melbourne e a Jerusalem, Jewish Italien Museum

Ha curato la mostra “Tutto il teatro in un manifesto. Polonia 1989/2009” sull’arte del manifesto teatrale polacco, ospitata nel 2009 dal Palazzo Ducale di Genova e nel 2010 dalla Casa dei Teatri di Roma.  


La musica dell'alchimista



Il rapporto tra musica ed esoterismo è strettissimo fin dall'antichità più remota. Se il cosmo è retto da regolarità armoniche, allora la musica può esserne una delle chiavi interpretative e dunque una porta d'accesso ai misteri della creazione. Un libro affascinante, appena uscito a Savona, sviluppa questa tematica, riproponendo l'opera di un singolare compositore-alchimista.

Emilio Pernici

La musica dell'alchimista

Esce presso L. Editrice – Cairo M. Savona – e a cura della savonese ass. cult. Li Musicanti la trascrizione in notazione moderna delle 50 fughe composte da Michael Maier per l'edizione del 1617 della sua Atalanta Fugiens. Si tratta di un libro rivolto ad un pubblico di specialisti e cultori di musica, in particolare della cd. Musica Antica, ci si offre l'occasione, tuttavia, per ricordare questa singolare opera del medico e alchimista tedesco, a suo tempo famosissimo in tutta Europa.

Michael Maier nacque presumibilmente nel 1556 (altri indicano la data del 1568) a Rendsburg, nello Holstein. Nominato dottore in medicina e filosofia nel 1601, percorse tutta Europa acquistando grande fama sia come medico sia come alchimista, fino alla nomina a “fisico di corte” in Praga presso l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo, che amava circondarsi di maestri dell'occulto e del magico. Alla morte di questi e alla conseguente dispersione della sua particolare cerchia di favoriti, si recò ripetutamente in Inghilterra, dove contribuì alla nascita del movimento dei Rosacroce. Grazie alla protezione di sovrani correligionari, nel giro di soli otto anni pubblicò ben sedici volumi di filosofia ermetica che contengono tra l'altro, per quanto concerne la musica, nozioni sul simbolismo musicale dei pianeti, la musica delle sfere e la correlazione tra suoni e metalli.



Nel 1617-1618 fu pubblicata la prima edizione della sua opera più rappresentativa, la Atalanta Fugiens per l'appunto, o dei nuovi emblemi chimici dei segreti della natura. Il libro si compone di 50 Emblemi, oggi diremmo piuttosto capitoli, contenenti brevi dissertazioni chimico-esoteriche (Discorsi), precedute ognuna da un motto in latino e da un epigramma di sei versi, anch'esso in latino, che anticipa il contenuto del discorso e che fornisce il testo alla relativa fuga a due voci più un tenor (base melodico-armonica pressoché invariata in tutti i 50 brani); il tutto è completato da una illustrazione anch'essa correlata all'argomento in trattazione, su uno sfondo di città: per l'epoca, quindi, una sorta di opera “multimediale” che, mediante i diversi approcci (visivo, sonoro, letterario, scientifico), apre squarci sui contenuti iniziatici dell'opera; nella presente edizione sono omessi solo i Discorsi, che il lettore italiano può trovare nell'edizione integrale in italiano a cura di Bruno Cerchio per la “Biblioteca Ermetica” delle Edizioni Mediterranee, Roma, 1984/2002.

Il filo conduttore dell'opera è il mito di Atalanta, vergine guerriera che sfidava i suoi spasimanti ad una gara di corsa, avente come premio il matrimonio in caso di vittoria del pretendente ma, in caso di sua sconfitta, peraltro certa, la sua uccisione; finché Ippomene, l'ennesimo pretendente, escogita uno stratagemma: durante la corsa lascia cadere dei Pomi d'Oro donatigli dalle Esperidi, che attirano l'attenzione della ragazza, facendole perdere la sfida e, quindi, costringendola alle nozze.



I tre protagonisti del mito (Atalanta, Ippomene e il Pomo) simboleggiano altresì gli elementi chimici di base utilizzati nel procedimento alchemico ma, soprattutto, improntano le composizioni musicali, le cui tre voci sono indicate come Pomum Morans il tenor, Atalanta e Hippomene quelle che si inseguono in forma di fuga.

Ulteriori episodi del mito compaiono in parecchi Emblemi, così come altri fatti mitologici estranei, ragionamenti filosofici, esperimenti chimici, suggerimenti medici; inutile dire che l'interpretazione degli Emblemi è legata ad un percorso individuale di conoscenza, che qui non è né possibile né opportuno affrontare.

In conclusione, anche il lettore con una competenza o un interesse musicale non specialistico può trovare interesse per questo volume, scoprendo il piacere per la reminiscenza mitologica, gustando le splendide incisioni con vedute seicentesche di varie città tedesche e ricercando nei versi degli epigrammi suggestioni e significati che esulano dal quotidiano, sia che si tratti della scoperta della cura delle malattie mediante la sauna (emblema XXVIII) sia che si provi un legittimo orrore per la produzione di medicamenti (emblema V) realizzata attaccando al seno di una donna un rospo, che lo sugge fino alla morte della stessa e a scoppiare per ipernutrizione.



Atalanta Fugiens - 50 fughe di Michael Maier
A cura di Vittorio Garofalo
Prefazione di Emilio Pernici
€ 22.50

Per informazioni e richieste di copie rivolgersi a: www.limusicanti.it – cell. 339.2985.229



sabato 22 febbraio 2014

Flaviano Anselmo (1950-2014)



Ciao, Flaviano,
amico di una vita,
eri un sognatore,
ti sia lieve la terra


giovedì 13 febbraio 2014

Gino Doné. L'italiano del Granma. Presentazione di Roberto Massari




Albisola superiore,Venerdi 14 febbraio 2014
ore 20,30
presso la Sala Consiliare del Comune,
in collaborazione con Anpi locale di Albisola

avrà luogo la presentazione del libro 

di  Katia Sassoni  

“  Gino Doné. L’italiano del Granma“.

Presentazione a cura di Roberto Massari 


"...Gino, partigiano veneto, dopo aver combattuto nella resistenza, partecipa alla rivoluzione cubana al fianco del che e di Fidel uomo capace di straordinari slanci umanitari, sempre pronto a battersi ovunque per la libertà e la emancipazione dei popoli, tra le sue principali virtù: la modestia e l'umiltà.  Ha sempre scelto di stare dalla parte dei meno privilegiati..."   


Libera una storia nuova. Svegliati Balla Partecipa!




Fino a quando le donne non saranno libere dalla vergogna, dal senso di colpa, dal dolore, dall’umiliazione e dalla rabbia, un miliardo di persone continuerà a sollevarsi per ottenere GIUSTIZIA" Eve Ensler

Il 14 febbraio 2013 un miliardo di persone hanno danzato e si sono sollevate in 207 paesi per porre fine alla violenza su donne e bambine

Il 14 febbraio 2014
Libera una storia nuova. Svegliati Balla Partecipa!
per chiedere GIUSTIZIA
GIUSTIZIA perché qualunque donna, bambina o adolescente abbia il diritto di vivere al riparo dalla
violenza e dall’abuso.
GIUSTIZIA per le donne maltrattate e uccise. GIUSTIZIA per quelle che iniziano ora il loro percorso fuori dal silenzio.

Promuovi l’adesione a OBR nella tua scuola, nel tuo luogo di lavoro, nella tua palestra perché tutti siano consapevoli che la violenza sulle donne NON è una questione privata.
Partecipa condividendo la tua idea di giustizia postando la tua foto con il cartello
LA GIUSTIZIA PER ME è…”
sulla pagina facebook https://www.facebook.com/obritalia
Segui le novità e gli eventi in Italia sul sito obritalia.livejournal.com

Il Comune di Savona
ti invita a
vestirti di nero e rosso e ballare con noi in
PIAZZA SISTO IV a partire dalla ore 16,30

FLASH MOB “BREAK THE CHAIN”

e Manifestazione "M'illumino di meno!"


"Un miliardo di donne violate è un’ atrocità,

un miliardo di persone che ballano è una rivoluzione" 
Eve Ensler