TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 23 settembre 2023

Ricordando Giuseppe Pinelli. Andrea Salsedo (1881-1920)

 


Ricordando Giuseppe Pinelli.  Andrea Salsedo (1881-1920)


Andrea Salsedo (1881-1920). Nato il 21 settembre 1881 a Pantelleria e morto il 3 maggio 1920 a New York,.

Militante anarchico, la sua morte causò vivaci polemiche poiché fu dovuta alla caduta da una finestra dell'Ufficio investigativo del Dipartimento di Giustizia di New York. Per la autorità fu suicidio, per gli anarchici un omicidio.

Era nato a Pantelleria e fin da giovanissimo aveva militato nel movimento anarchico nel "Circolo sociale" fondato da Luigi Galleani mentre era confinato nell'isola.

L'11 novembre del 1900 fu processato ( e assolto) per le idee "sovversive" espresse in un articolo su «L'Avvenire Sociale», un periodico pubblicato a Messina.

Nel 1919 Salsedo emigrò a New York partecipando alla redazione della rivista di Galleani «Cronaca Sovversiva». Il Dipartimento di Giustizia di New York lo inserì in una lista di anarchici considerati potenziali terroristi. La lista comprendeva e anche Nicola Sacco, Bartolomeo Vanzetti, Roberto Elia e lo stesso Luigi Galleani.

Il 25 febbraio 1920 fu arrestato e tradotto nei locali dell'Ufficio Investigativo del Dipartimento di Giustizia, dove fu sottoposto a pressanti interrogatori. Gli fu negato il diritto di chiamare un avvocato e di contattare la sua famiglia. Rimase detenuto, praticamente sequestrato, per due settimane, finché la mattina del 3 maggio 1920, il suo corpo fu trovato sul marciapiede sottostante gli uffici di polizia.

I motivi della sua morte non furono mai chiariti, Per la polizia si era suicidato, gettandosi da una finestra del 14° piano, quando ormai era stato smascherato come terrorista. II «Boston Herald» scrisse che prima di morire, Salsedo aveva confessato facendo i nomi di altri anarchici e poi si sarebbe suicidato per la vergogna. Gli anarchici sostennero che era stato pesantemente torturato e poi gettato dalla finestra dagli stessi ufficiali di polizia che lo avevano interrogato. La morte di Salsedo avvenne solo due giorni prima dell'arresto di Sacco e Vanzetti.

(ripreso con modifiche dal sito argentino Archivio obrero)

G.A.