TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 27 maggio 2025

Giangiacomo Feltrinelli e VoceComunista (1970)

 


Nel 1970 Giangiacomo Feltrinelli pubblicò il mensile «VoceComunista». Ne uscirono, sotto la sua direzione, in tutto tre numeri, a giugno, a luglio e a ottobre 1970. A differenza degli altri suoi scritti, pubblicati dalla Feltrinelli in una collana di opuscoli dedicati alla guerriglia in America Latina e alla lotta armata,. «VoceComunista» voleva essere una rivista politica dedicata alla critica della deriva revisionista del PCI a partire addirittura dalla svolta di salerno del 1944 e all'analisi della situazione politica italiana e internazionale. Centrale, naturalmente, era il tema dell'incombente pericolo di un golpe in Italia.

A questo proposito nel numero due pubblicò una lettera aperta a Pietro Nenni in cui lo metteva in guardia contro le forze più reazionarie del padronato e lo invitava a non dare più copertura politica da sinistra alla formula del centrosinistra ormai destinata a trasformarsi in aperta operazione reazionaria.

Critico del Movimento studentesco e dei gruppi della nuova sinistra, accusati di essere parolai e inconcludenti, nel numero tre pubblicò diversi documenti dell’organizzazione rivoluzionaria Gauche prolétarienne che in Francia sosteneva apertamente la tesi di una nuova resistenza armata.

Destinata nell'intenzioni di Feltrinelli a fungere da centro orientatore della sinistra rivoluzionaria in Italia, la rivista invece passò quasi inosservata. Probabilmente fu proprio il fallimento di questo tentativo a spingere l'editore ad abbandonare ogni velleità di azione politica "legale" e a dedicarsi interamente alla formazione dei Gruppi di Azione Partigiana e alla lotta armata, avvicinandosi alle Brigate Rosse e stringendo rapporti sempre più stretti con l'organizzazione militare clandestina di Potere Operaio.


Il quaderno è liberamente consultabile e scaricabile su academia.edu



domenica 25 maggio 2025

Elio Rosati, Hard Times




 






martedì 20 maggio 2025

domenica 4 maggio 2025

I primi anni di Avanguardia Operaia (1968-1972)

 

Questo quaderno, il terzo dedicato ad Avanguardia Operaia, raccoglie alcuni dei più significativi interventi della prima fase di vita dell'organizzazione relativi ai rapporti con gli altri gruppi extraparlamentari, la costruzione del partito a livello nazionale, la questione dei CUB ed infine la questione elettorale. In appendice lo Statuto del 1972.


Il quaderno è liberamente consultabile e scaricabile da: www. academia.edu

venerdì 2 maggio 2025

Manifesto fondativo di Avanguardia Operaia (1968)


 

Uscito come opuscolo a cura della Samonà e Savelli nell'autunno del 1968, questo quaderno rappresenta l'atto di fondazione di Avanguardia Operaia. Sulla base di una dettagliata analisi della situazione di classe in Italia al giugno 1968, vengono definite le linee d'intervento per la costruzione di una autentica organizzazione politica rivoluzionaria e il passaggio dal trotskismo in crisi dei GCR a un maoismo rivisitato alla luce dell'operaismo.

Il repriint dell'opuscolo è liberamente consultabile e scaricabile da www.academia.edu