TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 26 agosto 2014

Daniele Genova e la scuola savonese del noir



Dal sito “Liguria notizie” riprendiamo parte dell'intervista a Daniele Genova “scrittore, poeta, ceramista, contadino, libero pensatore”, ma soprattutto vecchio amico di Vento largo.

Raccontaci dell’evento e spiegaci la differenza fra giallo e “noir”.

L’evento? Vuoi dire l’ Evento con la E maiuscola? Volentieri. L’Evento sarà l’ AG Festival: il Festival Nazionale del Noir che si terrà l’anno prossimo ad Andora. Il Sindaco Mauro De Michelis ha lanciato una sfida. E i due Fratelli di Sangue & Sangria (ndr. Andrea G. Pinketts e Daniele G. Genova) l’hanno raccolta volentieri. Potevano fare diversamente?

Andrea Pinketts sarà il Nome Tutelare della manifestazione. Una cosa che non capita tutti i giorni.
In quanto alla differenza tra noir e giallo: il giallo si preoccupa di dare una soluzione al mistero, di svelare la dinamica di un delitto; il noir è invece più orientato a sondarne le ragioni, quel che ci sta dietro. Direi addirittura “le ragioni del male”. Una differenza sostanziale. Il noir è uno degli aspetti del Grande Mistero, è pertanto immortale.

Il giallo potrebbe anche finire come genere, il noir no. Il noir è intimamente legato alla natura dell’uomo. Il giallo è uno dei figli del noir, così come la crime story, la spy story, e tutto il resto. Il noir non è un genere, è il viaggio dell’esploratore, non del turista. E se ne esce con le ossa rotte, sia come lettori che come scrittori, tanto meglio.

Raccontaci della Scuola savonese del noir.

Cominciò tutto nel 1931, quando Alessandro Varaldo, savonese, pubblica nei Gialli Mondadori, inaugurati nel 1929, “Il sette bello”: primo giallo italiano della neonata collana.

Poi ci fu un lungo silenzio. Per fortuna nel 2000 il grande e compianto Raffaele Crovi vi pose rimedio, scoprendo DGG. The show must go on. D’altronde  anche Lazzaro Santandrea di Pinketts risorge, guarda caso, o forse no, proprio all’ospedale San Paolo di Savona.

Morte, resurrezione e misteri correlati pare siano propri del dna di questa città, che peraltro ha prodotto anche molti altri talenti in altri settori della cultura e dello spettacolo. Lo stesso sindaco: Federico Berruti è un noto e appassionato lettore di gialli. Suppongo sia molto orgoglioso di tutto questo.

Il Festival di Andora è scaturito in funzione della Scuola savonese?

Assolutamente no. Sono due eventi straordinariamente concomitanti. L’ AG Noir, Festival Nazionale del Noir di Andora è stata un’idea del sindaco di Mauro De Michelis: uomo di grande cultura e sensibilità. Andrea ed io abbiamo solo accettato con grande piacere e onore la sua richiesta di collaborazione. Il merito, va detto, è suo.


(Foto e testo dal sito http://www.ligurianotizie.it)