TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 17 agosto 2014

«Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità sociale» (maggio-agosto 2014).



È in distribuzione il trentaquattresimo numero del quadrimestrale «Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità sociale» (maggio-agosto 2014).

Lo Zoom è dedicato al tema: "Sulla cresta dell’onda. Suoni e parole alla conquista dell’etere".

L’affermarsi di una radiofonia indipendente dal controllo statale è fenomeno relativamente recente nei paesi europei, verificatosi in tempi diversi e con tragitti specifici a seconda del contesto. Ad uno sguardo più attento però affiorano non solo spinte e temi comuni, ma anche punti di contatto e reciproche influenze.

In questo numero di «Zapruder» abbiamo cercato di approfondire i singoli casi nazionali, allo scopo di agevolare  il confronto tra le varie esperienze e individuare interessi di ricerca trasversali. Oggetto di riflessione massmediologica, questo campo di studi è ancora poco esplorato dalla storiografia, reso oggi più praticabile grazie alla disponibilità di nuove fonti primarie, quali gli archivi sonori di alcune emittenti.

Un processo, quello di liberalizzazione dell’etere, dagli esiti contraddittori, segnato dalle trasformazioni e dai rivolgimenti profondi che hanno attraversato le società europee.  Stimolato da interessi economici, ma anche da esigenze di pluralismo e autonomia, in esso sono avvertibili le sollecitazioni delle mode giovanili degli anni sessanta e settanta, il desiderio di emersione delle culture locali nonché le istanze di rottura e critica dell’esistente che hanno vivificato i coevi movimenti di contestazione sociale. Diversità di intenti e versatilità del mezzo costituiscono dunque altrettanti nodi cruciali che hanno orientato l’impostazione del numero, nel tentativo di cogliere le molteplici potenzialità di un medium che, ancora oggi, non smette di innovarsi.

SOMMARIO
EDITORIALE
Ilaria La Fata, Giovanni Pietrangeli e Luciano Villani, Uno sguardo sulla radiofonia indipendente in Italia e in Europa
ZOOM – SULLA CRESTA DELL’ONDA. SUONI E PAROLE ALLA CONQUISTA DELL’ETERE
Marta Perrotta, Swinging Waves. Le radio pirata, tra innovazione e integrazione
Steven Forti, Radios libres. Dalla “pirenaica” alle esperienze del nuovo millennio
Paola Stelliferi, Una radio tutta per sé. L’esperienza di Radio Donna a Roma
LE IMMAGINI
William Gambetta, Radiografie. I simboli delle radio dell’estrema sinistra italiana
SCHEGGE
Damiano Garofalo, Alto Gradimento tra rottura e continuità
Ingrid Hayes, Cuore d’Acciaio. Fonti radiofoniche e parola operaia (Longwy, 1979-1980)
Raffaello Ares Doro, Il movimento delle radios libres in Francia: dalla repressione alla regolamentazione
LUOGHI
Emmanuel Betta, Archiviare fonti multimediali nell’età digitale: un progetto online per Radio Onda Rossa
Matteo Rebecchi, La lega di cultura di Piadena: cronaca di un’esperienza
LA RICERCA CHE NON C’È
Deborah Sannia, Oltre Alice
IN CANTIERE
Valentina Antoniol, L’irruzione di Sherwood. Nascita di una radio libera tra nuovi linguaggi e pratiche di “rivoluzione”
Marco Stolfo, Onde Furlane. Dal 1980 la radio libare dai Furlans (e non solo)
LA STORIA AL LAVORO
Silvia Boffelli e Marco Ugolini, Memorie di una strage. Brescia, 28 maggio 1974
VOCI
Giorgio Ferrari e Giangi, La parola alla radio. Ror, un’esperienza militante (a cura di Salvatore Corasaniti)
ALTRE NARRAZIONI
Enrico Miletto, Radio Singer: una fabbrica, una lotta, una radio (a cura di Marta Belotti)
STORIE DI CLASSE
José Manuel Couto, Oltre il libro unico elementare. Il manuale di lingua portoghese tra dittatura e democrazia
INTERVENTI
La redazione di «Zapruder World», Zapruder World. Una rivista internazionale per la storia del conflitto sociale
RECENSIONI
Fabrizio Billi (Luca Pastore, La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso 1974-1979)
Giovanni Pietrangeli (Gerald Raunig, Fabbriche del sapere, industrie della creatività)
Nicoletta Poidimani (Daniela Pellegrini, Una donna di troppo. Storia di una vita politica “singolare”)
Luisa Renzo (Claudio Mancuso, La patria in festa. Ritualità pubblica e religioni civili in Sicilia 1860-1911)
Gregorio Sorgonà (Davide Conti, L’anima nera della Repubblica. Storia del Msi)


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