TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 12 novembre 2019

Incontro con lo scrittore Raffaele Salinari




Martedì 19 novembre ore 18 Libreria Ubik Savona:
L’Aleph di Borges.
L’invenzione letteraria del luogo dove si trovano tutti i luoghi della terra”
Incontro con lo scrittore Raffaele K. SALINARI
autore del libro “Alias: Aleph. mundus imaginalis borgesianus” (edizioni Punto Rosso)
Introduce Giorgio AMICO

Dopo la morte dell’amata Beatriz lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, maestro del realismo fantastico, scrive il suo racconto più visionario: L’Aleph.
È nello scantinato oscuro della casa dell’amata che egli vedrà per la prima ed unica volta nella sua vita “il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, visti da tutti gli angoli”.
L’Aleph si presenta allora come una immagine dell’eterno mutare e perdurare delle cose, l’invenzione letteraria di un luogo che diventa così spazio e tempo, senza però perdere la sua localizzazione, e dove finalmente s'incontrano visibile e invisibile: una pura utopia. Ritroviamo in questo libro i temi prediletti da Borges: la metafisica, la morte e l'immortalità, i labirinti, l'infinito.
Ma quanti Aleph esistono al mondo? In questo libro l’autore ci trasporta, attraverso un multiforme caleidoscopio di possibilità, alla ricerca delle nostre stesse esperienze e possibilità percettive.