“La Giornata di uno
Scrutatore”
Circolo degli Artisti,
Pozzo Garitta, 32 Albissola Marina
Dal 24 agosto all’8
settembre 2019.
Inaugurazione sabato
24 agosto alle 18
Orario apertura tutti
i giorni dalle 16 alle 19
“La mostra è
l’incontro tra due artisti che, per scelta o per necessità,
operano in salita, creano i loro lavori solo dopo aver superato un
ostacolo iniziale. L’ostacolo fisico dell’ascesa sulle pareti di
roccia è solo una metafora dell’ostacolo più grande che ciascuno
di loro ha dentro. È il mettersi continuamente alla prova: una sfida
per esistere che si riflette nelle loro opere. Due artisti che, in
sintesi, non scelgono mai la strada più breve, evitano i percorsi
piani e più facili, scartano le scorciatoie edonistiche e le forme
edulcorate dell’arte. Si misurano con una realtà aspra e ruvida
per arrivare ad una rappresentazione artistica intensa e, talvolta,
dolorosa. Entrambi sono legati ad una pittura basata sulla
figurazione, usano supporti precari dai cartoni di Beppe Rosso alle
metamorfosi rupestri di Mario Nebiolo”.[image:11874:r]
“Beppe Rosso in una
visione della realtà parte dal basso, dal punto di vista dei
“rifiuti”, siano essi materiali, sociali o umani. Ad esempio la
sua opera per gli auguri di Natale del 2007, fu la rappresentazione
dei resti (avanzi) del pranzo natalizio. Alcune sue nature morte
raffigurano più i ritrovamenti dei cassonetti della spazzatura che
non la vivacità di un frutto estivo. Queste nature morte che, lui
stesso, titola “pop-rustic” molto spesso ricordano i resti delle
tavole di Daniel Spoerri, mentre i suoi ritratti e le sue figure
rimandano spesso all’opera di Francis Bacon”.
“Mario Nebiolo, oltre
al fascino avventuroso della sua pittura rupestre su pareti di cava
che coglie nelle pieghe e nei toni della roccia l’opportunità per
produrre fantastiche metamorfosi della natura, realizza opere su
cartoni ed altri supporti precari che seguono una gamma ricca e
variegata di temi e di forme espressive. Dalle nature morte surreali
ed oniriche che riproducono i giocattoli della stagione
dell’infanzia, alle figurazioni drammatiche che sembrano citare le
opere di Munch, fino alla rappresentazione feticistica di scarpe e
stivali che, in qualche caso, assumono il senso di grattacieli urbani
futuristi. Immagini urbane tra i progetti di Sant’Elia e le
scenografie di Fritz Lang per Metropolis”.