TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 13 febbraio 2022

Mary Low. Femminista e ribelle (1912-1933)

 


Mary Low. Femminista e ribelle (1912-1933)


Mary Low nasce il 14 maggio 1912 a Londra da una famiglia altolocata. Suo padre, Vernon Foster-Low, era un ingegnere minerario, lontano discendente dei Conti di Derby, e sua madre la figlia di un ministro del governo australiano. Fu in Australia che Mary trascorse la prima parte della sua infanzia, per poi tornare, quando aveva circa cinque anni, in Inghilterra. All'età di undici anni, i suoi genitori la mandarono a studiare in una scuola di Losanna che accoglieva i figli di ricche famiglie aristocratiche. Lì Mary, ormai adolescente, impara il latino e il francese, ma anche a odiare il mondo dell'alta borghesia e i suoi rituali sociali che considera ipocriti e reazionari. Nel 1928, sedicenne, fa ritorno in Inghilterra per terminare i suoi studi.

La sua infanzia e la sua giovinezza si svolgono interamente all'insegna del viaggiare. Mary segue il padre nei suoi viaggi di lavoro in Francia, Svizzera, Spagna e, come era consuetudine delle persone del suo rango, passa le vacanze a Parigi con la madre. Oltre che sviluppare al massimo le sue curiosità intellettuali, questo continuo spostarsi per l'Europa la renderà ancora prima di aver completato la sua formazione scolastica in grado di padroneggiare perfettamente, oltre all'inglese sua lingua madre, anche il francese e lo spagnolo,tanto da leggere in originale i grandi poeti francesi Apollinaire, Baudelaire e Rimbaud che si aggiungono ai classici inglesi studiati a scuola Auden, Byron, Keats, Shelley, Swinburne. Mary infatti ama la poesia fin dall'infanzia. In una nota autobiografica ricorderà di aver scritto la sua prima poesia all'età di otto anni.

L'ambiente familiare altoborghese le diventa presto insopportabile. Mary si sente soffocare, costretta a vivere secondo modalità che ormai rifiuta totalmente. Appena diventata maggiorenne, abbandona non senza forti contrasti la sua famiglia e va a vivere a Parigi. I genitori rifiutano di mantenerla, le concedono solo un aiuto modestissimo sperando che le difficoltà economiche la costringano a cambiare idea e a tornare a casa.

Dotata di un carattere forte e volitivo, tale da colpire tutti coloro che a vario titolo entreranno in contatto con lei durante la sua lunga e avventurosa vita, Mary non cede e continua la sua avventura parigina guadagnandosi da vivere lavorando come sarta e poi venditrice di libri. La sua è una vita libera dalle convenzioni e dai tabù dell'educazione borghese che le è stata inculcata dalla famiglia. Di temperamento ribelle e anticonformista, fin da subito si inserisce negli ambienti artistici d'avanguardia, si unisce ai surrealisti e frequenta in particolare quel particolare milieu artistico di origine spagnola e cubana che popola i caffè del Quartiere latino. In uno di questi locali di Montparnasse, la birreria La Coupole, punto di incontro per scrittori e artisti d'avanguardia fra cui Dalí, Picasso e Hemingway, che, come si è visto, Mary Low conosce Juan Breá. Un incontro che cambia radicalmente la sua vita.

2. continua