TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 22 febbraio 2025

Ciao Renato, fratello mio

 












Ciao Renato,
fratello mio carissimo.
Oggi hai superato la porta di cui abbiamo tante volte parlato e stai andando verso la Luce.
Percorri la via con fiducia, non avere timore.
Non guardare indietro, ma procedi sicuro.
Ricordati l'insegnamento del Bardo Thodol:

"Ora, mentre vago solo, separato dai miei cari,
e sorgono miriadi di vacue immagini, che si manifestano spontaneamente,
possano i buddha concedermi prontamente il dono della loro compassione,
e possa essere annullata la paura del terribile e spaventoso stato intermedio.
Quando sorgeranno le cinque radiose luci della saggezza originaria,
possa io riconoscerle come la mia stessa natura".

Un triplice fraterno abbraccio, fratello mio