TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 23 marzo 2015

Pasqua ad Onzo tra ulivi e opere d'arte

Nella Settimana Santa, a Onzo Dipinti antichi della tradizione Cristiana, sculture Kongo, bronzi di Kriester. 


Non tutti sanno che da qualche anno a Onzo è attivo un laboratorio di idee (un frantoio del pensiero, ci verrebbe da dire , visto che siamo in terra d'ulivi) che mescola antropologia, arte, musica, filosofia e giardinaggio a ricomporre in forme umane (e dunque concretamente utopiche) la frammentarietà di un presente apparentemente sempre più privo di senso.

Tra ulivi e alberi da frutto, opere d'arte di altre culture, simboli religiosi e la scultura essenziale e senza tempo di Rainer Kriester, ci ricordano che la Pasqua è morte, ma anche resurrezione e che è ancora possibile dare un senso al vivere. Laico o religioso, poco importa. Ciò che vale è che sia compiutamente umano.