TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 21 dicembre 2015

Gli archi commemorativi del secolo spagnolo nel Finalese



Un pezzo alla volta con metodo e tenacia la Biblioteca Mediateca Finalese e in particolare Giuseppe Testa sta procedendo alla ricostruzione della storia del territorio finalese. Esce ora, ultimo di una serie di interessantissime pubblicazioni, un quaderno dedicato agli archi commemorativi costruiti dagli spagnoli durante la loro secolare permanenza a Finale, porto del Granducato di Milano e via di comunicazione privilegiata per Madrid. Un altro tassello di quella storia del territorio, scrupolosa e metodica che Giuseppe Testa sviluppa da anni con estrema professionalità, sfuggendo alle tentazioni di un localismo folklorico, e che testimonia dell'assoluta inconsistenza della distinzione (oggi tanto di moda) fra storia “grande” e storia “minore”. 

(g.a.)