TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 4 dicembre 2015

Mia madre femminista


Giovedì 10 dicembre 2015
ore 18.00
Presso la Libreria UBIK
Corso Italia Savona

Incontro con le scrittrici

MARIA SANTINI e LUCIANA TAVERNINI 

e presentazione del libro

“Mia madre femminista.
Voci da una rivoluzione che continua”
(Il Poligrafo)

A cura di Eredibibliotecadonne


“Ma doveva proprio capitarmi una madre femminista?…”. A partire da questa provocazione, una madre decide di scrivere alla figlia una lettera per spiegare motivazioni, sentimenti e vicende che determinano il suo essere femminista. Si avvia così un dialogo, una scrittura in relazione che parte da sé e dalle esperienze di entrambe, aprendosi a esplorare i rapporti con altre e altri. Un percorso sorprendente che si snoda lungo i temi della parola, del corpo, dei luoghi e del lavoro, tra episodi e immagini inedite, che dalla metà degli anni ’60 ci accompagna fino ad oggi con aperture anche ad un passato lontano. Da questo racconto polifonico, l’incontro con il femminismo si mostra come una continua trasformazione di sé e del mondo.