TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 8 maggio 2016

Cristoforo Astengo, simbolo della Resistenza savonese




Il 3 maggio
alle ore 16.30
al Teatro Chiabrera di Savona

verrà presentato il volume scritto da Giuseppe Milazzo e dedicato alla figura di Cristoforo Astengo, il Martire della Resistenza fucilato al Forte della Madonna degli Angeli all’alba del 27 dicembre 1943. 

L'iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per il 120° anniversario della nascita di Sandro Pertini, che culmineranno a settembre con la visita a Stella del Presidente della Repubblica Mattarella.

La figura di Cristoforo Astengo fu centrale nella formazione politica di Sandro Pertini: il futuro Presidente della Repubblica visse nella casa degli Astengo a partire dall’età dei sedici anni e fu fortemente influenzato dalla personalità di Cristofìn Astengo: fu proprio quest’ultimo che lo accostò alle idee del socialismo, facendolo allontanare dal Partito Liberale (cui, fino ad allora, Pertini aveva appartenuto) e gli presentò alcuni suoi amici che avrebbero segnato in modo profondo la sua esistenza, come Ferruccio Parri, Carlo Rosselli ed Ernesto Rossi. In certo qual modo, Cristoforo Astengo fu dunque il “maestro politico” di Sandro Pertini e fu a lui legatissimo, tanto che il futuro Presidente arrivò a definirlo il suo “fratello d’elezione”.