TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 26 febbraio 2017

Lia Giribone Crocco. A pesare la neve hai mai pensato?


Ieri sera a Savona nei locali dell'Associazione Labirinto  si è tenuto un affollatissimo reading di poesie di Lia Giribone Crocco. Ne riprendiamo due che ci hanno particolarmente emozionato e che ben testimoniano del personalissimo percorso creativo dell'autrice.


PESARE LA NEVE

A pesare la neve hai mai pensato
mentre si posa a terra con lentezza
con la lievità di una gelida carezza sulla pelle
che il freddo ha già arrossato?

A pesare la neve hai mai giocato
mentre sfugge nell'aria silenziosa
si distende sul capo come un velo di sposa
un diadema di fine ghiaccio ricamato?

A pesare la neve hai mai provato
mentre sul palmo si scioglie
al calore del sangue lasciando un fragile sentore
di freschezza e candore ritrovato?

A pesare la neve hai mai pensato?  


IL SACCHETTO DI PLASTICA VUOTO

Vola danzando
un sacchetto di plastica vuoto.
Muta forma
plasmato da una mano invisibile.
Ancora non sa
quando toccherà terra.

Respira nel vento
dilata i confini
del suo corpo mutevole
ancora non sa
se è caldo il terreno
o bagnato
o irto di pietre taglienti.

Resta lì
sospeso in un gelido istante
fluttuante tra le morse del tempo
ignaro e felice.