TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


mercoledì 22 febbraio 2017

Ugo Carrega, Io tento l'assoluto


Entr’acte e UnimediaModern Contemporary Art presentano nei rispettivi spazi, dal 25 febbraio al 24 marzo 2017, un omaggio a Ugo Carrega (Genova 1935 – Milano 2014), teorico e protagonista della poesia simbiotica e della scrittura visuale, il cui lavoro di artista e di organizzatore ha animato per oltre un cinquantennio la scena internazionale.

“Il rapporto tra la componente materiale del segno e la sua dimensione significativa – ha scritto Giorgio Zanchetti – è stato indagato da Ugo Carrega sin dai primissimi anni Sessanta, giungendo ad un'ipotesi, non soltanto di sintesi, ma di vera e propria simbiosi dei due elementi.

[...] Da un lato alla base di questa operazione troviamo un movente squisitamente letterario con gli immancabili riferimenti, esplicitati a più riprese, a progenitori comuni per buona parte delle nuove avanguardie: da Pound a Eliot a Joyce, divenuti "figure" paradigmatiche di tutta una tradizione di letteratura della letteratura. Dall'altro ci imbattiamo nella necessità di restituire un corpo fisico alla parola e al concetto poetico, attraverso l'inevitabile attrito tra la mente e la mano”.


La mostra, che riprende il titolo di una rassegna allestita da Caterina Gualco nel 1999, raccoglie una scelta di opere che documentano l’attività di Carrega tra il 1975 e il 2002, focalizzata specificamente sul suo tentativo di fondere nel linguaggio l’interiorità dell’atto con l’esteriorità del segno, saggiando una dimensione radicalmente umana di assoluto.