PIETRO COLETTA sculture e rilievi
2015/1016
Inaugurazione: Sabato 29 Aprile
2017 ore 18,00
Periodo: dal 29 Aprile al 27 Maggio
2017
Sede mostra: Galleria Peccolo,
piazza Repubblica 12 –Livorno tel.0586.888509
Orario: 10/13 – 16/20 festivi e
lunedì chiuso.
La Galleria Peccolo
continua la stagione espositiva 2017/2018 con la serie di personali
dedicate ad artisti contemporanei “Grandi isolati”. Artisti che
pur operando in sintonia con l’arte del loro tempo, ad un certo
punto della vita hanno deciso di ritirarsi dalla scena artistica, per
continuare il proprio lavoro lontano dai clamori e dalle pressioni
dal mercato.
PIERO COLETTA è
nato nel 1948 a Bari e si stabilisce a Milano nel 1967. Si iscrive
all’ Accademia di Brera dove frequenta i corsi di scultura di
Marino Marini, Alik Cavaliere e Lorenzo Pepe. Nel 1970 tiene la prima
personale presso la Galleria l’Agrifoglio di Milano dove espone
lavori definiti in seguito “Totem”: opere composte con travi di
legno tenute insieme da tondini di ferro che invadendo lo spazio
della galleria impongono la loro presenza fisica, minimale ma carica
di energia e spiritualità. Lavori che mostravano la discendenza
dalle sculture lignee Totemiche africane e allo stesso tempo
denotavano una semplificazione verso elementi primordiali. La critica
li aveva definiti una sorta di “Costruttivismo primitivo”. Una di
queste opere verrà esposta a Livorno in occasione dell’apertura
del Museo Progressivo di Villa Maria nel 1975.
Negli anni che seguono il
linguaggio di Pietro Coletta acquista profondità, oltre
che nelle grandi opere “ambientali”, anche nei rilievi e nelle
sculture dalle dimensioni più misurate, nelle quali inserisce
sperimentazioni sia su pareti che nelle superfici di legno in cui
innesta spirali di tondini di rame, lastre o grate di ferro e di
rame, pietre, putrelle e altri materiali. Utilizzando materiali
semplici del lavoro quotidiano nelle officine, crea tensioni e
forze aggettanti dalla superficie in legno, bruciata e annerita col
fuoco, a creare una dimensione di rilievo che sprigiona una
illuminazione spirituale. Dimensione che l’artista sentiva crescere
come sua esigenza a seguito di sofferte esperienze personali e
ritrovata nei suoi viaggi in Africa e in India.
L’esposizione è
accompagnata dal catalogo bilingue italiano/inglese edito dalle
Edizioni Peccolo contenente le immagini delle opere esposte con
prefazione del critico Bruno Corà e una conversazione/intervista
raccolta nel suo studio da Federico Sardella.